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Ferrari verso il GP Emirati Arabi

Il fatto che il regolamento tecnico 2012 non preveda grandi cambiamenti rispetto a quello attuale, renderà gli ultimi due gran premi della stagione, Emirati Arabi Uniti e Brasile, e il test che si svolgerà fra l’uno e l’altro ancora più importanti per la Ferrari.

“L’ufficio di progettazione è concentrato soltanto sulla monoposto del prossimo anno, un lavoro in cui siamo a buon punto in termini di componenti meccaniche e di carrozzeria” –
ha raccontato l’ingegnere inglese Pat Fry, capo tecnico della scuderia modenese – Negli Emirati Arabi e in Brasile continueremo a sviluppare nuovi concetti, alcuni derivanti dagli ultimi sviluppi fatti sulla monoposto 2011, altri originali del nuovo progetto. È un lavoro utile per conoscere meglio nuove metodologie e il comportamento di alcune soluzioni, in particolare sull’aerodinamica e sull’assetto”.

Un esempio pratico di questo passaggio tecnologico da una monoposto all’altra è l’ormai nota ala anteriore, usata per la prima volta al Gran Premio della Corea da Alonso e poi da anche da massa al GP dell’India. “Credo sia il passo avanti più grande che abbiamo fatto in termini di prestazione nelle ultime gare – ha precisato Pat Fry – È uno sviluppo molto interessante perché fa cambiare le caratteristiche del comportamento della vettura, capirne di più in questa fase è fondamentale per il futuro ma è anche utile per la prestazione. Abbiamo avuto qualche problema di qualità su una delle ali utilizzata in India ma proveremo questa nuova soluzione anche ad Abu Dhabi. Abbiamo analizzato bene il comportamento durante l’ultimo fine settimana di gara, e ci abbiamo lavorato sopra per permettere di averla nuovamente a disposizione di Felipe e di Fernando”.
 
Il “remote garage” è l’area situata all’interno della Gestione Sportiva dove gli ingegneri della Ferrari possono seguire in tempo reale tutto ciò che accade in pista, con il totale accesso ai dati usati dai colleghi sui campi di gara.

“L’obiettivo è di dare supporto alla squadra corse soprattutto nell’analisi della prestazione e dell’affidabilità” – ha spiegato Pat Fry – Da Maranello si possono analizzare i dati sull’aerodinamica, sulle gomme e su tutto il resto, ma anche provare a pensare a diverse soluzioni per l’assetto, il tutto al fine di massimizzare la prestazione. Nei fatti, è più facile fare questo lavoro a casa, senza peraltro dover essere limitati dalle restrizioni Formula One Team Association sulla quantità di personale presente in pista. Un’altra area chiave è la strategia: su questo fronte è proprio a Maranello che viene fatta la maggior parte del lavoro, fondamentale sia la domenica in gara sia il sabato in qualifica. È nel remote garage, ad esempio, che si calcola se sia meglio fare il tempo in un determinato momento delle qualifiche oppure se sia possibile salvaguardare un treno di pneumatici”.