La mossa di Ross Brawn è davvero geniale. E ha di fatto aperto un nuovo tema tecnico sul quale i progettisti dovranno adesso misurarsi per la stagione 2012, considerando che la soluzione della Mercedes è tutto sommato facile da riprendere in quanto non richiede complicati interventi sul telaio.
Il soffiaggio dell’alettone anteriore con conseguente messa in “stallo” avviene, nel caso della Mercedes, in maniera molto semplice. La presa da cui entra l’aria è quella ricavata al centro del musetto, divisa in due per poter convogliare l’aria all’interno dei piloni di sostegno tramite piccole canalizzazioni interne. Da qui l’aria scende e va a colpire direttamente il profilo principale. Il sistema è obbligatoriamente passivo perché l’art. 3.15 del regolamento tecnico della F.1 proibisce qualsiasi intervento del pilota, come invece avveniva l’anno scorso per il dispositivo “F-Duct” che agiva sull’alettone posteriore.
Ma perchè Ross Brawn ha introdotto, nel finale di stagione, una soluzione tanto geniale dando così la possibilità alla concorrenza di copiarla per il 2012? È probabile che l’abile ingegnere inglese – che l’anno prossimo avrà al suo fianco l’ex capo progettista della Ferrari Aldo Costa – abbia voluto rischiare per comprendere bene se questa trovata tecnica può essere utilizzata come base per la monoposto dell’anno prossimo, o se eventuali complicazioni sono superiori ai vantaggi in termini di prestazione.
Nel disegno di Giorgio Piola, si noti - frecce blu - il convogliamento dell'aria attraverso la presa sul musetto