«Questo podio proprio era impossibile. Eravamo veloci in gara, in certi momenti ero terzo, ma prima o poi sapevo che, come negli ultimi tre o quattro GP, saremmo stati superati quando la gara avanzava. Ho fatto una buona partenza recuperando due posizioni, ma non è bastato», è il suo commento a Singapore.
E quel sorpasso di Webber che ti ha scavalcato in frenata con una superiorità impressionante? «Non c’è stato niente da fare in quel sorpasso, e poi stavolta la safety-car non ci ha aiutato: ero 6° davanti a lui, ma la neutralizzazione della gara gli ha permesso di chiudere il gap».