«La quarta posizione - dice lo spagnolo - è il mio piazzamento abituale quest'anno, perciò non sono sorpreso né posso dirmi deluso. Di solito in corsa andiamo meglio che in qualifica quindi ci sono i presupposti per finire sul podio, che è il nostro obiettivo realistico. Ma la vittoria sarà difficile, molto diffciile anche se quest'anno le gare ci hanno abituato a sorprese inaspettate. Non è stato facile trovare il set-up in qualifica, abbiamo fatto un sacco di esperimenti e tentativi nei due giorni di prova e non ci sembrava di aver trovato la strada giusta, poi inaspettatamente nella qualifica la macchina è sembrata più stabile in frenata di com'era al mattino. Ci ha sicuramente aiutato l'alta temperatura, altrimenti non saremmo mai stati così vicini a pochi centesimi dalla McLaren (136 millesimi da Hamilton, ancor meno da Button, ndr) dopo esser stati a 2 secondi da loro a Spa. Speriamo sia lo stesso domani».
Massa, sesto staccato di 3 decimi da Alonso, dice: «Nel mio giro finale nel Q3 mi ero attaccato a Schumacher che mi stava dando un bella scia, ma poi ho forzato troppo e ho perso tempo alla seconda chicane della Roggia, e alla prima di Lesmo. Forse potevo stare uno o due posti più avanti (in mezzo fra lui e Alonso c'è Webber a 216 millesimi, ndr). In gara il degrado delle gomme posteriori sarà il fattore chiave».
E Pat Fry, il direttore tecnico, lancia un ammonimento: «Bisognerà vedere i riuscirà a fare più giri con il primo run con le gomme morbide dopo il via». Quella sarà la chiave della corsa.