Si tratta ovviamente di una normativa interna, non di un articolo del regolamento. Ma ecco spiegato perché, in questi due giorni a Silverstone, Christian Horner della Red Bull era costantemente a colloquio con il delegato Fia Charlie Whiting. La norma è stata varata per motivi di affidabilità: il V8 Renault usa il soffiagio per bilanciare la pressione nel carter, sotto il pistone, ed evitare così il cosiddetto fenomeno del “blow-by”.
Ma chi lo spiega alle altre squadre – e pure al pubblico, ormai totalmente confuso – che sono infuriate per quello che sembra un palese favoritismo alla Red Bull? Nella prima parte delle prove venerdì, tutti si sono attenuti alle disposizioni "originali"; quindi con un soffiaggio dal 10 al 20 per cento a seconda del regime motore. Nella pausa è scoppiato il caso. Martin Whitmarsh, capo della McLaren, ha detto davanti a Horner: "Per me le regole sono le regole per tutti, adesso si spieghi lui".
Il boss della Red Bull, in evidente difficoltà, ha richiamato i parametri "storici" di mappatura del motore Renault. Cioè si è rifatto ai valori del 2009. Ma allora era tutta un'altra storia, gli scarichi non alimentavano i diffusori. Adesso il vantaggio aerodinamico c'è.
Ed è più che probabile che nella seconda sessione di prove di venerdì anche i team concorrenti abbiano modificato l'apertura della valvola. Non tanto per andare più forte – tanto pioveva e non si è capito molto – ma proprio per un atto di aperta ribellione contro la Federazione. La guerra è adesso scoppiata.
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