I nuovi pneumatici PZero Red sono riconoscibili dalle strisce rosse sulle fiancate che li distinguono in maniera più evidente dalle PZero Yellow. I piloti hanno sfruttato la sessione non solo per verificare le prestazioni relative delle gomme, che come previsto si sono assestate su 1,2-1,4 secondi al giro, ma anche la durata sull’impegnativo e scivoloso circuito cittadino di Montecarlo.
Nel pomeriggio, Vettel ha completato 22 giri utilizzando le super morbide, mentre le morbide dovrebbero garantire una strategia da due a tre pit-stop in gara.
L’ingegnere inglese Paul Hembery, capo della divisione corse di Pirelli, spiega le prestazioni nelle prove libere di venerdì: “La giornata ha dato ai team la possibilità di girare sui nostri pneumatici in condizioni uniche e siamo incoraggiati tanto dalle prestazioni quanto dalla durata delle gomme su questo circuito, che vede anche il debutto delle super morbide. Aspettiamo con impazienza le qualifiche di sabato, quando vedremo quali squadre riusciranno a sfruttare al meglio i loro pneumatici e quali strategie potrebbero usare in gara”.
Per quando riguarda il cosiddetto stress della gomma a Montecarlo, secondo i tecnici della Pirelli i punti più critici sono le curva di Sainte Devote, del Casinò e il tratto dopo il tunnel. A Sainte Devota le monoposto infatti frenano per la prima curva del giro, rallentando di 160 km/h in 100 metri. Il continuo intenso utilizzo dei freni a Montecarlo genera temperature molto elevate, che si ripercuotono anche sui pneumatici, aumentando lo stress causato dal calore sulla gomma nel suo insieme. Anche quando le monoposto escono dalla Piazza del Casinò sono sottoposte a una forte compressione, che le può destabilizzare in frenata. La curva dopo il tunnel, infine, è uno dei tratti più impegnativi del circuito, con una traiettoria stretta e nessuna via di fuga: qui si sviluppa un carico laterale di 3,31G.