«Ho fatto una strategia diversa con due giri finali - spiega - ma in realtà è stata più una necessità che una scelta perché non ero contento del mio primo giro e ho voluto proseguire per uno successivo. Il secondo posto va bene, ora però si tratta di partire bene. È stato un giro buono ma non perfetto».
Webber però è apparentemente svantaggiato. Scatterà secondo, dalla parte sporca della pista. E corre il serio rischio di perdere posizioni al via per mancanza di grip in accelerazione. Ma lui sembra l’unico dei piloti a non preoccuparsene tanto: «E’ chiaro che Alonso che è dietro di me sarà lì pronto ad approfittare di un mio errore, ma fa parte del rischio, stiamo lottando per il mondiale».