Com'è successo lo spiega lui: «In pit-lane mi sono distratto perché dovevo fare una regolazione sulle ali anteriori con il comando elettrico che c'è sul volante. Non potevo farlo in pista perché l'asfalto era talmente scivoloso che con le gomme slick si patinava di continuo e dovevo tenere tutte e due le mani sul volante per controllare la macchina. Così ho deciso di azionare l'interruttore in corsia box, mentre entravo, ma nel farlo mi sono distratto e sono arrivato lungo. A quel punto ho bloccato le ruote e mi sono fermato più avanti. E' un erorre che mi è costato una posizione e sono finito terzo invece che secondo».
Kubica però con questa gara si rilancia perché la sua Renault sta diventando la terza forza del mondiale e lui non più solo un outsider, ma anche un candidato alla vittoria di un Gp. Red Bull e McLaren non sono così lontane. «In assoluto è stata una bella corsa, nel primo pit-stop ho fatto un bel cambio, poi ho preso persino un po' di margine su Webber, poi quando Hamilton ha fatto quel dritto sotto la pioggia l’ho quasi raggiunto. Quindi c'è stato l'errore ai box. L' F-Duct ha funzionato benissimo. Monza sarà difficilissima perché forse non lo useremo, ma sono ottimista per Singapore dove può essere utile».