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Lancia, il futuro dei Rally

Autosprint è stato il primo organo di informazione a parlare del ritorno della Lancia nei rally. Quando nel 2022 pubblicammo l’indiscrezione sbattendo in copertina i piani futuri di Stellantis nel motorsport nessuno ci credeva, molti si misero a sorridere altrettanti si lasciarono andare al dileggio via social. Cose normali in questo mondo dove han tutti le verità in tasca. Peccato che fosse tutto vero.

Dal sogno alla realtà

All’epoca avevamo intercettato una volontà che stava diventando sempre più forte e andava man mano concretizzandosi. Lo ha chiarito nei giorni scorsi il Ceo Luca Napolitano: «Quando nel 2021 abbiamo presentato il piano per il rilancio Lancia – ha spiegato – il ritorno alle corse e ai rally che sono lo sbocco naturale per il marchio, era parte integrante della nostra visione. Siamo partiti con concretezza e umiltà, ma concretezza e umiltà non significano che non abbiamo ambizione. Abbiamo scelto di ripartire dalla Rally 4 e la scelta si è rivelata azzeccata, perché abbiamo venduto cento vetture. La Rally 4 e il Trofeo, però, erano solo il primo passo e ora siamo pronti per andare correre nel Wrc2». 

Quel titolo sulla copertina del numero 6 di AS del 2022 “Intrigo Lancia” adesso diventa il manifesto del ritorno della Casa torinese nei rally di più alto livello. La nuova Ypsilon Rally2 debutterà nel WRC 2026 sulle strade del Monte Carlo, il rally più famoso del mondo, primo round della serie iridata. Due le vetture schierate al via nella categoria WRC2 e tante emozioni che sono già in circolo adesso perché questo rientro stuzzica l’immaginario collettivo e ci riporta indietro nel tempo quando la Lancia era la nostra Nazionale nei rally e ci faceva battere il cuore. «Per me è un sogno. Essere parte di questo ritorno è davvero qualcosa di speciale», dice Miki Biasion due volte campione del mondo con la Delta vinci-tutto. Certo dai tempi in cui il bassanese dominava lungo le speciali del pianeta è passata una vita. Quello era tutto un altro mondo e anche i rally erano profondamente diversi e godevano di una popolarità importante nel nostro Paese. Adesso la situazione è completamente diversa e anche la serie iridata vive momenti di grande incertezza per il futuro. In questo contesto si inserisce l’arrivo della Lancia che diventa un simbolo sul quale investire per rilanciare tutta la specialità. 

La nuova era parte da Satory

Che il momento sia stato solenne, lo testimonia anche la presenza l’altro giorno a Sanremo di Jean-Philippe Imparato, da poco passato al timone di Maserati, ma che ha avuto un ruolo determinante nel processo che ha portato Lancia al ritorno. Manager appassionatissimo di corse, il francese ha da sempre una visione chiara del significato dell’attività sportiva: «Secondo me non esiste attività nell’automotive senza il supporto del Motorsport. Che non è solo marketing, ma anche un modo veramente efficace per fare business». Ad annunciare i primi dettagli del ritorno, anche Jean-Marc Finot, al vertice di Stellantis Motorsport. In Francia si sta lavorando senza sosta in vista della delibera finale e dell’omologazione. Una vettura, quella usata nella prima fase dei test, è già stata completata, una seconda è in fase di montaggio. 

La nuova Lancia nasce quindi a Satory, proprio in casa di quelli che mitici anni del Grande Mondiale Rally erano i rivali della Casa torinese. Proprio a Satory, sede del reparto corse del gruppo, verrà svelata la vettura il 18 novembre prossimo, quando la nuova Ypsilon Hf Rally 2 sarà presentata al mondo e quando verranno aperti gli ordini, svelati prezzi e dettagli tecnici. E, ovviamente, anche chiariti tutti i dettagli relativi ai vari programmi, a iniziare proprio dai piloti. Scontato che una delle vetture sarà per Yohan Rossel, che inizierà il suo programma già da Monte Carlo. Per gli altri nomi, per il momento, è ancora tutto piuttosto fluido e non è scontato che nel Wrc2 possa correre anche un pilota italiano.