Tiene la seconda posizione in partenza, poi approfitta dell'errore di 
Jordan King a Les Combes, quindi mantiene il comando fino alla fine allungando anche un po': così 
Alexander Rossi vince gara 2 a Spa, ottenendo il suo primo successo stagionale nella 
GP2 Series e rafforzando la seconda posizione in campionato dietro a 
Stoffel Vandoorne e davanti a 
Rio Haryanto e Sergey Sirotkin a pari punti. In questa occasione il leader della classifica, riuscito a superare 
Nathanael Berthon a metà gara, non ce la fa a resistere all'attacco di 
Mitch Evans che gli soffia il podio all'ultimo giro.
In una gara partita con il sollievo di sapere che 
Daniel De Jong ha subìto la frattura di due vertebre nell'incidente di ieri, ma è stato operato con successo all'ospedale di Liegi, il duo della Racing Engineering scatta davanti mentre 
Berthon non parte altrettanto bene, ma riesce lo stesso a restare terzo. 
King cerca di resistere all'attacco di 
Rossi a fine di Kemmel, ma tocca male i cordoli a Les Combes e si fa passare. 
Leal è quarto ma poi perderà posizione su posizione fino a concludere 11°. Risale invece 
Vandoorne al quale si accoda 
Evans: la vicinanza a Berthon permette spesso al pilota della Art Engineering di difendersi dai primi attacchi di quello della Russian Time azionando il DRS, poi Vandoorne rompe gli indugi superando Berthon all'11° giro, operazione che Evans replica il giro dopo. Quindi anche 
Markelov e Sirotkin riusciranno a passare Berthon conquistando il 5° e il 6° posto.
Viene dichiarata la 
virtual safety car per via di 
Arthur Pic finito nella ghiaia di Stavelot al 13° giro, e quando si riprende 
Vandoorne fa un errore in frenata a Les Combes che probabilmente rovina una gomma e comunque favorisce l'avvicinamento di 
Evans, che all'ultimo giro non si fa sfuggire l'occasione, in scia, di passare a Kemmel con l'aiuto del DRS, conquistando l'ultimo gradino del podio. A 7" dal vertice conclude 5° 
Markelov, mentre 
Marciello è 12°. Lello è stato a lungo 13° in scia a Pic, quando le macchine erano ancora allineate "a serpente" (12 secondi il suo distacco dal vertice), poi cede a 
Stanaway, ma al restart dopo la VSC per Pic, riesce a sorprendere l'avversario risuperandolo di slancio.
Maurizio Voltini