Anche in Spagna come in Bahrain, la tattica relativa alle gomme ha giocato un ruolo decisivo nella "feature race" della 
GP2 Series. Ma il risultato finale è stato anche stavolta quello della vittoria di 
Stoffel Vandoorne, riuscito nel finale a resistere quel tanto che basta al ritorno di 
Mitch Evans e Alexander Rossi, che stavano risalendo grazie alle gomme più morbide.
Le temperature elevate hanno mandato presto in crisi i primi che erano partiti con le soft, vale a dire 
Alex Lynn e Pierre Gasly oltre al poleman 
Vandoorne che era riuscito a resistere all'attacco al via di 
Lynn. Attacco sventato di cui approfitta 
Gasly per salire secondo. Una volta effettuati i loro cambi gomme tra il 6° e il 7° giro, il comando è passato a 
Evans seguito da 
Rossi, Rio Haryanto e Marciello, partiti con le gomme più dure. Dopo di che 
Vandoorne è stato bravo a gestire i sorpassi dei piloti più lenti, perché anche se con gomme più fresche non poteva contare sull'aiuto del 
DRS, inibito a tutti per problemi di attivazione.
Ma quando è toccato il cambio gomme anche ai leader della gara, fra il 26° e 27° giro sui 37 totali, 
Vandoorne ha raccolto quanto seminato fino a quel momento ritrovandosi in testa. Scivolato 3° per un pit-stop non molto veloce, 
Evans è riuscito a togliere il 2° posto a 
Rossi al penultimo giro, senza però riuscire a sferrare l'attacco anche a 
Vandoorne dal quale è arrivato staccato di meno di 2 secondi. Alle loro spalle 
Haryanto, Lynn e quindi 
Raffaele Marciello, rimontato fino al 6° posto finale.
Con questi risultati, 
Vandoorne conferma la sua leadership in campionato davanti a 
Haryanto e Rossi, mentre 
Marciello sale 10°.
Maurizio Voltini