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Treluyer sempre davanti a metà gara

DOPO DODICI ORE
Al comando sempre l'Audi superstite

Dopo l'incidente di Rockenfeller - che è stato trattenuto in ospedale ma solo per osservazione - e un'ora circa di regime in safety-car, la gara è ripartita con l'unica Audi rimasta i gara, la numero 2 di Treluyer (con Fassler e Lotterer), al comando. Posizione che occupa tuttora, seguita a quasi due minuti di distacco dalla Peugeot guidata da Pagenaud (in equipaggio con Lamy e Bourdais). Sempre a un giro le altre due Peugeot di Sarrazin-Montagny-Minassian e di Davidson-Gené-Wurtz. Quinta la Pescarolo di Jousse-Collard-Tinseau (dopo i problemi per un'uscita di pista della Peugeot Oreca di Duval-Panis-Lapierre) seguita dalla Lola Rebellion con Belicchi alla guida (più Boullion e Smith).

Un giro di distacco fra i primi in LMP-2, cioè Ojjeh-KimberSmith-Lombard (Zytek Nissan) e Kraihamer-Premat-Hallyday (Oreca Nissan), e stesso divario in GTE in cui si trova al comando Magnussen (-Gavin-Westbrook) davanti all'altra Corvette di Milner (-Garcia-Beretta). Attardata di tre giri la BMW di Priaulx-Muller-Hand, dopo essere finita nella ghiaia. In rimonta le Ferrari di Makowiecki-Melo-Ortelli e soprattutto di Bruni-Fisichella-Vilander, rispettivamente terza e quarta di categoria.
Ritirata invece a causa di problemi tecnici la Ferrari di Rugolo-Jonsson-Krohn, per un totale di 12 vetture che hanno finora concluso anticipatamente la gara.



DOPO OTTO ORE
Incidente a 300 km/h all'Audi n.1 con Rockenfeller alla guida

Uno spaventoso incidente ha spezzato il buio nella notte di Le Mans: poco prima delle 23 l’Audi n.1 guidata da Mike Rockenfeller ha sbattuto a quasi 300 all’ora contro le barriere appena dopo Mulsanne, poi si è disintegrata e si è cappottata al di là del guard-rail, nel bosco. Rockenfeller è uscito dai rottami fumanti indenne, con le proprie gambe, sotto shock, ed è stato soccorso e trasportato in ospedale, ma appare illeso.

L’incidente è capitato nel corso di un doppiaggio su un velocissimo curvone a destra: Rockenfeller, che era in quarta posizione dietro le due Peugeot e l’Audi di testa, ha affiancato e superato a destra in un rettifilo curvilineo una Ferrari GT nettamente più lenta, ma nel fare la manovra la Ferrari si è spostata leggermente a destra e lui ha messo due ruote sull’erba: l’Audi si è intraversata e ha colpito in gran velocità frontalmente le barriere esplodendo letteralmente in mille pezzi, poi è finita al di là del rail nel bosco circostante. Ma la solida gabbia di sicurezza dell’Audi ha protetto il pilota e nonostante l’impatto devastante è riuscito a scendere con le proprie gambe dal relitto.

La gara è stata neutralizzata con safety-car per soccorrere il pilota e ripristinare il circuito nel punto dell’incidente. In testa ancora l’Audi n.2 di Fassler-Lotterer-Treluyer davanti alle tre Peugeot, con quella di Wurz-Gené-Davidson a inseguire per prima.



DOPO SEI ORE
A un quarto di gara, mentre il sole tramonta e le auto accendono le luci per il buio imminente, è ancora duello Audi-Peugeot. La sola vettura tedesca di Fassler-Treluyer-Lotterer è protagonista di un testa a testa con l'altra Peugeot, quella di Gene-Wurz-Davidson. Le due auto si inseguono separate di una quindicina di secondi, mentre la seconda Audi rimasta, la n.1 di Bernhard-Dumas-Rockenfeller è leggermente attardata, quarta, alle spalle dell'altra Peugeot, quella di Lamy-Bourdais-Pagenaud dopo che qust'ultimo ha fatto un dritto in una delle chicane dell'Hunadieres.

La gara vive anche sul duello dei pit stop perché l'Audi appare leggermente più veloce sul giro, ma le Peugeot consumano meno e si fermano regolarmente uno/due giri dopo le Audi e questo a lungo andare farà guadagnare loro almeno un pit stop, ovvero un paio di minuti.

Nella GTE è precipitata indietro la Ferrari di Bruni-Fisichella che stava guidando la classe granturismo. Prima un dritto a Mulsanne, poi una sosta supplementare ai box, infine un eccesso di velocità in pit lane hanno fatto scendere la Ferrari 458 che mirvaa alla vitotra di classe al settimo posto della GTE, a un giro dai primi. In etsta la BMW di Prialux che duella con la Corvette di Gavin, mentre l'altra BMW di Fswrfus ha eprso due o tre posizioni per un testacoda.



DOPO TRE ORE
Una sola Audi tiene dietro tutte le Peugeot


Dopo tre ore e mezza di gara l'Audi ha perso un po' della sua baldanza iniziale. A parte il ritiro epr incdente di McNish, di cui vi abbiamo parlato a parte, in testa è ancora l'Audi n.2 di Treulyer-Fassler-Lotterer, ma la n.2 di Bernhard-Dumas-Rockenfeller è scivolata qualche posizione più indietro, al 6. posto, perché Bernhard dopo due ore e mezza ha toccato da qualche parte e si è dovuto fermare olrte per il normale rifornimento anche per sostituire il musetto.

Così dietro l'Audi di testa ci sono una muta di Peugeot che marciano regolari: la più in forma sembra la n.7 di Wurz-Gené-Davidson,  seconda, davanti alla n.9 di Pagenaud-Bourdais-Lamy mentre la n.8 di Sarrazin-Montagny-Minassian è solo quinta, perché al 4. posto è salita un'altra Peugeot, quella privata del team Oreca di  Lapierre-Duval-Panis che con Lapierre al volante che ha guidato per tre ore intere è risalito bene. Sarrazin invece ha perso tempo per un problema ai freni che lo ha costretto a una lunga sosta.

Nella classe GTE è in testa la Corvette di Magnussen-Gavin-Westbrook,
un po' a sorpresa perché le BMW e Ferrari, che erano favorite, sono rimaste indietro forse anche durante la fase di neutralizzazione per l'incidente a McNish. Dietro la Corvette. la BMW di Farfus e Priaulx e poi la Ferrari di Bruni-Fisichella-Vilander, tutti abbastanza vicini fra loro.

Tra i principali ritiri, oltre a quello dell'Audi d McNish, le Aston Martin prototipo fuori già dopo pochi minuti di gara entrambe, poi la Zytek di Amaral che si giocava la poizioen per la prima fra i prototipi a benzina ma ha rotto il motore.