Michela Cerruti, 24enne romana, è stata la protagonista assoluta della prima sfida della serie internazionale Superstars, che si è disputata a Monza. La ragazza – figlia di Aldo Cerruti, meglio conosciuto come “Baronio”, pilota delle vetture Turismo negli Anni Settanta – ha ottenuto una superba vittoria nella seconda delle due gare monzesi al volante della potente Mercedes C63 AMG – dipinta in rosa – schierata dal team di Romeo Ferraris, e il secondo posto nella prima corsa. I risultati conseguiti nella sfida inaugurale della Superstars 2011 hanno proiettato Michela Cerruti, prima donna a vincere in questa specialità, in vetta alla classifica della serie.
A Monza le Mercedes C63 AMG sono dunque apparse su un altro pianeta: grazie al motore 6.3 litri da 540 cavalli – e una velocità di punta 25 km/k superiore alla concorrenza – le berline tedesche hanno ottenuto la pole position e il successo in gara1 con Max Pigoli, altro pilota della squadra Ferraris, il secondo e terzo posto, sempre nella prima manches, rispettivamente con Michela Cerrutti e Luigi Ferrari. Primo della non-Mercedes è stato il campione in carica Thomas Biagi, quarto con la M3 della BMW Italia, che ha preceduto i compagni di team Alberto Cerqui – migliore esordiente dell’appuntamento monzese – e Stefano Gabellini.
Più spettacolare è stata la seconda gara con Pigoli che ha preso il largo ma è stato raggiunto e superato nelle fasi finale da Ferrara. I due sono poi stati costretti a rallentare nel penultimo giro a causa dell’usura delle gomme. Michela Cerruti si è così trovata leader ma è finita in testa coda alla variante Ascari riuscendo tuttavia a ripartire e a mantenere la testa della corsa. Negli ultimi due passaggi, Francesco Sini, con la Jaguar XF dotata del motore 5 litri da 510 cavalli, e lo svizzero Andrea Chiesa, con la Maserati Quattroporte evoluzione (4.9 litri, 490 cavalli), si sono giocati il secondo gradino del podio: l’ha spuntata, malgrado un inconveniente all’impianto elettrico, il pilota della Jaguar.
Quarto ha concluso Riccardo Romagnoli (Mercedes C63 AMG), quindi nell’ordine le due M3 (4 litri, 420 cavalli) della BMW Italia di Alberto Cerqui e Stefano Gabellini. Il campione in carica Thomas Biagi ha concluso ottavo, a causa di un problema elettrico.
La classifica della Superstars Series dopo le prime due gare: 1. Michela Cerruti (Mercedes C63 AMG) punti 35; 2. Max Pigoli (Mercedes C63 AMG) 21; 3. Alberto Cerqui (BMW M3) 16; 4. Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG) e Francesco Sini (Jaguar XF) 15; 6. Thomas Biagi (BMW M3) e Riccardo Romagnoli (Mercedes C63 AMG) 13.
Fia GT a Zolder: Lamborghini Murcielago prende tutto
Grande giornata per la Lamborghini sul circuito belga di Zolder, nella seconda prova del campionato del mondo riservato alle gran turismo della classe 1, cioè la categoria maggiore. La Murcielago 670 RSV dell’equipaggio tedesco formato da Marc Basseng e Markus Winkelhock ha completato con una splendida vittoria un fine settimina che ha visto la berlinetta italiana, schierata dal team tedesco Münnich Motorsport, già in prima linea nelle qualifiche con la pole position davanti alla Corvette Z06 di Mike Hezemans e Nicky Catsburg.
La gara belga è stata caratterizzata, nelle fasi iniziali, da diversi incidenti che hanno ridotto a una dozzina le vetture in pista. Il più spettacolare si è verificato al via con l’eliminazione delle due Nissan GT-RS di Campbell-Walter e David Brabham e di Zonta-Bernoldi, finite contro il muretto di protezione a causa di un contatto. Basseng, Winkelhock e la Lamborghini hanno sempre avuto in mano la situazione e la grande giornata del marchio di Sant’Agata Bolognese è stata completata dal quarto posto, ottenuto in extremis, dall’altra Murcielago guidata dell’olandese Peter Kox e dal tedesco Karl Karl Wendlinger. Basseng e Winkelhock guidano la classifica provvisoria del campionato Fia GT1 con 49 punti, terzi sono Piccione e Dusseldorp con 36, quinti Hohenadel e Piccini con 30.
La classifica della gara di Zolder: 1. Basseng-Winkelhock (Lamborghini Murcielago) in 1.01’07”; 2. Hohenadel-Piccini (Aston Martin DB9) a 9”250; 3. Alex Müller-Enge (Aston Martin DB9) a15"465; 4. Kox-Wendlinger (Lamborghini Murcielago) a 17”970; 5. Hezemans-Catsburg (Corvette Z06) a 17”995; 6. Piccione-Dusseldorp (Aston Martin DB9) a 20"987.
Indycar: la seconda prova è di Will Power
Will Power ha conquistato una netta affermazione nel Gran Premio di Alabama, seconda prova della Indycar Series, e la leadership provvisoria in campionato. Il 30enne australiano del team Penske, autore della pole position in qualifica, ha preceduto di 3” Scott Dixon e di 15” Dario Franchitti. Con la vittoria in Alabama, Will Power è balzato al comando della Indycar – che si disputa con le monoposto-monotipo Dallara motorizzate con un V6 della Honda – con 94 punti, secondo è Franchitti con 87; seguono a quota 63 Tony Kanaan, quindi con 54 Simona de Silvestro – nona in gara – e Scott Dixon, e con 52 Oriol Servia.
(Nella foto sotto, la partenza lanciata della gara di Zolder del campionato Fia GT1, con la Lamborghini Murcielago di Basseng e Winkelhock già al comando, mentre dietro entrano in collisione le due Nissan GT-RS)