George Russell si è presentato ai microfoni senza troppe chiacchiere, lasciando volentieri il palcoscenico ai due protagonisti del GP e del Mondiale. Però, al netto della sua sobrietà, il terzo posto vale oro: è un risultato solido, concreto, che gli dà ossigeno in classifica e - cosa non banale - una bella dose di fiducia.
Durante la gara, infatti, Russell ha dovuto convivere con una serie di noie tecniche, a cominciare da un problema allo sterzo che gli ha complicato non poco la gestione dei primi stint. Come se non bastasse, dopo il pit stop è arrivata la seconda difficoltà: le gomme. "Sì, ho avuto un problema con lo sterzo e anche con le gomme", ha spiegato. La mescola nuova, entrata in temperatura con lentezza, lo ha costretto a forzare subito nel tentativo di riprendere Leclerc. "Ho spinto tanto per riuscire a superare Charles e così non ero sicuro di arrivare fino alla fine".
In pratica, ha dovuto mettere pressione alle gomme fredde proprio nel momento meno ideale, rischiando di ritrovarsi senza margine negli ultimi giri. Nonostante questo, Russell ha tenuto insieme tutto: ritmo, gestione e lucidità. Ha amministrato quando serviva e ha rilanciato quando poteva, blindando quel terzo posto che, viste le premesse, vale quanto una vittoria personale. "È stato molto difficile, ho dovuto gestire molto però salire sul podio è il miglior risultato che si potesse raggiungere".