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Piastri fiducioso: “Emersi molti aspetti positivi”

© McLaren

Oscar Piastri si allinea al pensiero del compagno di squadra e conferma che, nonostante la giornata movimentata, il feeling con la McLaren resta positivo. Le prime prove gli hanno restituito sensazioni utili, mentre la seconda sessione - fra interruzioni e pochissimi giri - ha offerto materiale ridotto da analizzare. Un quadro tutt’altro che ideale, ma sufficiente per lasciare all’australiano un briciolo di ottimismo per il prosieguo del weekend.

FP1 solide, FP2 inesistenti

Le sue parole fotografano alla perfezione l’incertezza di giornata: “Penso che le FP1 siano andate piuttosto bene. Ci sono alcune cose su cui lavorare, ma nel complesso ho avuto la sensazione che sia stata una sessione piuttosto buona. Nelle FP2, ho fatto due giri per tutta la sessione. Difficile sapere esattamente dove ci troviamo”, spiega Piastri, sintetizzando il debutto sul tracciato del Nevada.

Nonostante la scarsità di giri, una certezza c’è: “Penso che la macchina abbia chiaramente un buon passo, ma non molti hanno avuto un buon rendimento con le gomme morbide. È un po' difficile capire esattamente a che punto siamo, ma penso che ci siano comunque molti aspetti positivi, molte cose da analizzare durante la notte”.

Modifiche efficaci e una base solida su cui costruire

Il venerdì complicato non ha impedito al team di lavorare in modo produttivo. Piastri lo conferma sottolineando gli sviluppi fatti tra FP1 e FP2: “Penso che abbiamo apportato alcune modifiche nelle FP2 e che il risultato sia stato piuttosto buono. Cercheremo di apportare altre modifiche durante la notte e vedremo cosa riusciremo a fare”. Un passo nella direzione giusta, utile soprattutto in un momento non semplice per lui: l’australiano arriva da una striscia negativa e gli restano due occasioni per ribaltare l’inerzia di questo finale di Mondiale 2025. La McLaren sembra offrirgli una base abbastanza solida per provarci davvero.

Uno sguardo al weekend

Piastri non si nasconde: gli sarebbe piaciuto girare di più, ma resta pragmatico e concentrato sul da farsi. “Mi sento bene. Avrei preferito fare qualche giro in più? Sì, ma credo che la pista continuerà a cambiare parecchio per il resto del weekend. Vedremo che tempo ci aspetta domani, cosa succederà qui e da lì partiremo”. Il quadro è chiaro: poche informazioni, tanti interrogativi, ma anche un potenziale che - se sfruttato bene - può riaccendergli la corsa alle ultime opportunità stagionali.