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Mekies: leadership, resilienza e audacia Red Bull

© Getty Images

Quando si parla di Formula 1, l’attenzione dei fan cade inevitabilmente sui piloti. Ma dietro ogni vittoria ci sono strategie, innovazioni e decisioni spesso invisibili. Laurent Mekies, promosso a team principal Red Bull racconta, al podcast  Securing The Win di 1Password come guidare un team campione del mondo significhi combinare talento, visione e resilienza.

Un inizio inaspettato, ma entusiasmante

Mekies sottolinea che prendere le redini della squadra a metà stagione è stato "una sorpresa enorme, ma anche un grande onore". Il primo passo? Conoscere ogni membro del team, capire i processi e scoprire la “magia” che permette a Red Bull di essere competitiva costantemente: "Ho passato i primi due mesi a incontrare più persone possibile, cercando di capire come è strutturato il team e come possiamo insieme costruire un vantaggio competitivo ancora più forte".

In un paddock dominato da manager con studi e carriere nel business, Mekies porta l’esperienza di ingegnere: "Non importa tanto il background della persona, tecnico o business. Quello che conta è la leadership e come la metti al servizio della squadra". Questa prospettiva gli permette di dialogare con ingegneri, designer e meccanici, valorizzando la diversità di approccio e creando un ambiente dove ogni talento può esprimersi al massimo.

Persone al centro della performance

La Formula 1 è prima di tutto un business di persone: "Il nostro asset più importante sono le persone. Tutto il resto - infrastruttura, strumenti, processi - è solo una conseguenza della loro qualità". La morale e la motivazione del team sono cruciali, così come la capacità di far fronte alle pressioni dei week-end di gara: "Se il team è al massimo delle proprie capacità, allora anche i risultati seguiranno".

Fallire è inevitabile quando si spinge al limite. Mekies spiega che la cultura del team è costruita per accettare gli errori senza colpevolizzare nessuno: "Se qualcosa non funziona, analizziamo le cause, rivediamo le decisioni e impariamo. Impariamo molto più dai momenti difficili che da quelli positivi".