Prima Alain Prost, dal Festival di Goodwood, a svelare come abbia fatto lui pressione su Renault perché dessero un’opportunità a Oscar Piastri e lo inserissero nel programma di sviluppo giovani piloti. Adesso Alex Palou, dall’aula di tribunale dove si decide la richiesta di risarcimento avanzata da McLaren verso il pilota spagnolo, rivela chi, a Woking, avrebbe preso la decisione di ingaggiare Piastri e ritrovarsi, appena tre stagioni più tardi, con un pilota leader del mondiale.
A Londra è in corso il dibattimento per decidere se Palou debba pagare i 20,7 milioni di dollari richiesti dalla McLaren, in ragione delle violazioni degli obblighi contrattuali per gareggiare in Indycar con la struttura McLaren Racing.
Nel corso della dichiarazione resa dal pilota spagnolo sono emersi interessanti dettagli su quelle che Palou indica come promesse per approdare in Formula 1, oltre all’indicazione del vero artefice dell’ingaggio di Piastri.
Alpine, Piastri, McLaren e... Palou
Nell’estate del 2022 avvengono i noti fatti che portarono - con l’annuncio del ritiro di Vettel - Fernando Alonso in Aston Martin e Alpine ad annunciare la promozione di Piastri titolare dal 2023. Un annuncio smentito dal pilota, che si libererà da Alpine e correrà con McLaren dal 2023.
"Ero molto turbato, preoccupato e arrabbiato perché la McLaren aveva ingaggiato un altro pilota esordiente al posto mio. Chiesi a MIM (Monaco Increase Management, la struttura che curava gli interessi del pilota; ndr) di parlare con Zak per chiedergli cosa stesse succedendo”, spiega Palou, rivelando i successivi incontri del proprio management con Brown nel mese di settembre: “Il 22 settembre ebbero una conversazione e Zak disse loro che nel 2023 avrebbero avuto bisogno di qualcuno veloce ma che questo non avrebbe interferito con le mie possibilità di entrare in F1”.
Una storia, l’interessamento Paolou-McLaren, nata nell’inverno del 2021 e con il pilota a sottolineare come l’unico interesse per lui fosse legato a una chance di correre in Formula 1.
Brown: una scelta di Seidl
Nella vicenda contrattuale e legale si inserisce un passaggio sulla scelta di Piastri fatta dalla McLaren. “Andai a cena con Zak al Beaverbook vicino al MTC e Zak mi disse che non era stata una sua decisione quella di ingaggiare Oscar. Disse che era stata una decisione del team manager Andreas Seidl e mi disse che le prestazioni di Piastri sarebbero state valutate, rispetto alle mie, per il 2024 e che, dal suo punto di vista, la mia possibilità di ottenere il posto in F1 non era influenzata da Oscar.
Tuttavia, sapevo che tutto era cambiato. Da quel momento in poi, ho iniziato a essere più propenso a rimanere con Chip Ganassi Racing (in Indycar, non rispettando l’accordo con McLaren; ndr) in futuro".