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Leclerc: a Singapore per una reazione, difficile pensare a una vittoria

© Ferrari

Monza e Baku finiscono dritte nella casella delle delusioni, tanto più elevate quanto ambiziose erano le aspettative coltivate prima di mettere le ruote in pista. La Ferrari vista in Azerbaijan è stata lontanissima parente della monoposto in grado di correre per la vittoria 12 mesi fa. Davanti non c'era il solo Verstappen con una Red Bull come per magia ritrovatasi, proprio su quei circuiti che, ironia della sorte, 12 mesi fa non digeriva e consegnava a Max solo dei piazzamenti: quarto a Spa, sesto a Monza, quinto a Baku - e ancora, sesto a Città del Messico -.

Davanti alle Ferrari sono finite troppe macchine che in Azerbaijan hanno trovato le condizioni ottimali per brillare. “Sinceramente è facile dare la colpa alla macchina, per essere stata molto difficile da guidare. Abbiamo delle spiegazioni e la prima riguarda, probabilmente, l’approccio che ho avuto sull’assetto, non è stato quello giusto. Poi, ogni volta che corriamo in condizioni fredde facciamo fatica.

Però, sento di non aver fatto un buon lavoro in questo week end. Finora è stata una delle mie stagioni migliori in Formula 1, però in questo fine settimana non sono stato al livello a cui dovrei essere e me ne assumo la responsabilità”, l’analisi come sempre schietta di Leclerc.

Singapore, pronti a reagire in condizioni diverse dal 2024

Adesso la Formula 1 vola a Singapore, dove di interrogativi sui rapporti di forza ce ne saranno diversi. Il primo: quanto c’è ancora della Ferrari di Monaco, estremamente (e sorprendentemente) competitiva quando non è stato necessario scendere a compromessi sulle altezze da terra? Il circuito nel Principato è unico e solo in parte le curve (e l’asfalto) di Marina Bay possono dirsi simili. Ma c’è stata anche l’indicazione, positiva, della Ferrari aggiornata vista in Ungheria, a supporto di una macchina che può ritrovare la competitività necessaria per salire sul podio.

“Dobbiamo reagire, non è stato per nulla un week end nel quale siamo stati competitivi e dovremo reagire a Singapore”, ancora Leclerc. Tra le incognite, tra i fattori oggi da considerare e i rivali alla corsa al podio, c’è una Red Bull in forma smagliante su due piste estremamente specifiche e favorevoli per la tipologia di assetto richiesto. Singapore potrebbe esporre nuovamente i limiti della RB21 in condizioni di alto carico e di importanza della gestione gomme. Al tempo stesso, sarano caratteristiche che risolleveranno la Ferrari?

Ancora Leclerc, nel dopogara di Baku, commentando le chance di vittoria che ha la Rossa nelle prossime 7 gare, ha chiarito: “Sarà difficile vincere, non è la stessa situazione dello scorso anno, quando arrivò l’aggiornamento al fondo a Monza e ci fece compiere un grande passo in avanti. Quest’anno non l’abbiamo e non penso ci siano speranze perché vada significativamente meglio da ora in avanti”.