L’attesa, inutile nasconderlo, era per un risultato diverso. E prima che i due ritiri segnassero la domenica della Ferrari, le prestazioni di Leclerc, su una pista difficile per la Rossa come Zandvoort, potevano restituire anche segnali positivi sulla prestazione.
Monza è la prossima fermata di un mondiale deludente, la Ferrari che si affaccia sul GP d’Italia deve costruire le aspettative sulla competitività vista nei settori più veloci di Spa-Francorchamps. Esaminata dalla prospettiva di Lewis Hamilton, la prossima gara richiederà una qualifica fortissima, perché l’arretramento di 5 posizioni in griglia di partenza porta con sé il rischio di una domenica corsa condizionato da eventuali treni DRS dietro più macchine.
Buon passo gara, poi il retrotreno scappa via
Curva 3 di Zandvoort ha segnato il risultato ferrarista, prima per l’errore commesso da Hamilton, poi per l’incidente tra Antonelli e Leclerc. È un Lewis che si sforza di guardare gli aspetti positivi della ripartenza del campionato e le parole ai microfoni tengono lontane le parole registrate in Ungheria ed eccessivamente auto-critiche.
“In generale direi che il passo era ok se paragonato con quello di Charles che stava davanti. Le gomme andavano ancora bene. Ho sentito il posteriore un po’ nervoso, ho affrontato curva 3 e c’è stato un sovrasterzo. Non sono riuscito a recuperare”, dice dell’errore.
Ai suoi canali socia consegna altro: “Il risultato è difficile da accettare, però ci sono tanti aspetti positivi sui quali mi sto concentrando per andare avanti.
Approccio e progressi della SF-25
Siamo migliorati nell’approccio e le modifiche che sono state fatte stanno chiaramente mostrando i progressi. Sebbene non siamo ancora nella posizione in cui vorremmo, ho fiducia che stiamo andando nella giusta direzione.
Al mio incredibile team: non lascerò nulla di intentato per recuperare i punti persi e la determinazione nella lotta non vacillerà. Adesso avanti verso Monza, dove ci stanno aspettando i nostri appassionati tifosi: non vedo l’ora”.