«Potremo avere un massimo di due gare negli Usa, - dice Ecclestone - ma considerando quanto è grande questo Paese, non è abbastanza. Se ne avessimo di più potremmo avere più interesse televisivo, e allora sarebbe ok. Però loro (gli organizzatori americani, ndr) vogliono vedere la possibilità di un profitto prima ancora di cominciare, e non è facile».
«Per riscuotere il giusto interesse, probabilmente ci vorrebbe un pilota americano a correre in F1», riflette infine Ecclestone.
Ma in questo discorso è intervenuto anche Eddie Cheever, l'italo-americano ex pilota di monoposto negli anni '70-'80, che ha rimarcato ancor di più la cosa: «Sicuramente con dei piloti americani la Formula 1 avrebbe maggior successo. Ma uno non basta, ce ne vogliono almeno due. Comunque già averne qualcuno potrebbe invogliare i giovani piloti statunitensi verso la F1, mentre in questo momento quasi tutti puntano solo alla Nascar».
Il che è anche comprensibile se si pensa che, come puntualizza il nostro "emigrante" Max Papis, «la serie Nascar ha in America una popolarità maggiore anche di quella del basket NBA».
Intanto, comunque, sono stati risolti i problemi che avevano fatto momentaneamente bloccare i lavori per il Circuit of the Americas di Austin: gli organizzatori hanno fornito tutte le necessarie garanzie economiche e di tempistica dei lavori, come pure la Federazione Internazionale ha di rimando garantito l'assegnazione del GP.
Anche la macchina promozionale sta facendo girare gli ingranaggi, e così possiamo farvi vedere ben quattro filmati relativi alla pista nel Texas: il primo, molto bello anche se un po' lungo, fa vedere come la Red Bull sia stata la prima, con David Coultard, a girare sul nuovo circuito… prima ancora della sua costruzione! Non vogliamo spiegare di più per non togliervi il gusto. Abbiamo anche un "dietro le quinte" del filmato precedente, quindi il trailer ufficiale della pista e infine un giro virtuale al computer di questo interessante tracciato. Buona visione!