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Bilanci di fine 2011 per Montezemolo

Una forte critica ad Ecclestone perché la F.1 non deve abbandonare l’Europa. E poi fiducia a Massa per il futuro e il solito balletto del “si”, anzi “no” sul proprio ingresso in politica.
Luca di Montezemolo ha fatto il bilancio della stagione 2011 della Ferrari nel tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti italiani della stampa motoristica, esprimendo anche le proprie aspettative per il futuro. Ha parlato a tutto tondo della Ferrari e dei suoi 20 anni di presidenza a Maranello festeggiati il 15 novembre scorso dicendo cose curiose e altre più scontate, ma sicuramente la cosa che più brucia al Presidente Ferrari è la tendenza attuale della F.1 ad allontanarsi dall’Europa. E l’ha criticata senza mezzi termini. 

«Dò atto ad Ecclestone che in tutti questi anni ha sempre avuto un grande rispetto per il ruolo e per l’importanza della Ferrari in F.1; però non posso accettare questa tendenza di allontanare la F.1 dall’Europa. Non possiamo abbandonare il nostro continente, perché rappresenta la storia della Formula Uno. La F.1 deve mantenere le caratteristiche che l’hanno resa così famosa in questi anni: la tecnologia estrema delle automobili, la competizione e anche la sorpresa sui risultati. Ma la culla della F.1 è l’Europa e quando sento dire da Ecclestone che in futuro ci saranno solo cinque gare nel nostro continente e che le altre 15 si svolgeranno nel resto del mondo non mi trovo d’accordo con lui. Va benissimo una F.1 che si reca a disputare le proprie gare in tutto il mondo, perché anche la Ferrari ormai ha un mercato mondiale, ma non dobbiamo esagerare andando a correre nei deserti o dove non c’è cultura per le competizioni»

«Il prossimo anno ci saranno gare in Sud America, negli Stati Uniti, e va benissimo, ma addirittura due negli Emirati Arabi e mi sembra un po’ troppo; e poi va bene l’estremo oriente, Cina, Singapore, Giappone, Corea, India, ma attenti a non esagerare perché io non voglio perdere di vista l’Europa. Nel calendario manca ormai da anni una gara storica come la Francia, rischiamo di perdere ancora una volta Spa che è un circuito mitico per la F.1 per sostituirlo con che cosa? Con i circuiti nuovi che non mi sembrano così esaltanti? Non so se Ecclestone abbia detto davvero che ci saranno solo cinque gare in Europa ma io non ci credo. Fermo restando le tappe obbligate di una gara in Italia a Monza, dell’Inghilterra, della Germania, della Spagna e di Montecarlo, chi sarebbe il sacrificato? Il Belgio? Non ci sta bene: Spa non deve lasciare il campionato; ho sentito parlare dell’ingresso dell’Austria, del Belgio che potrebbe alternarsi un anno sì e uno no con la Francia che tornerebbe nel giro mondiale. Tutto ciò va bene se le gare saranno più di cinque, non se verrà sacrificato qualche altro Gp europeo. L’Europa è la culla della F.1, la sua tradizione, e la Ferrari si batterà per avere almeno sempre sei gare in Europa».

Sulla monoposto 2012 Montezemolo ha espresso fiducia nel lavoro che sta svolgendo il gruppo di Domenicali«Vedo una squadra concentrata che sta lavorando nella direzione giusta: non ci saranno rivoluzioni, ma soltanto piccoli cambiamenti. Lo spirito è quello giusto, ho visto il progetto e mi sembra buono, c’è grande attenzione ai dettagli e molto impegno: vogliamo un’auto che scaldi bene le gomme e metta i piloti in condizioni di vincere».

Montezemolo ha anche ribadito fiducia a Felipe Massa: «Il suo contratto con noi vale ancora per tutto il 2012. Non è detto che glielo rinnoviamo ma non è nemmeno escluso».
In pratica questa stagione sarà decisiva per il brasiliano. Una specie di prova del fuoco. Ma Montezemolo sottolinea anche quel è il limite attuale del brasiliano
«Sarà un anno importante per Massa. Ma sta anche a noi fare un’auto competitiva, una F.1 che scaldi le gomme in fretta perché questo era il problema di Felipe. Non dimentichiamo che Massa nel 2006 era spesso più veloce di Schumacher che nel 2007 valeva quanto Raikkonen e lo ha aiutato a vincere il titolo mondiale, che nel 2008 aveva virtualmente vinto il mondiale prima che Hamilton arrivasse sul traguardo del Gp Brasile 30 secondi dopo di lui. Massa deve ritrovare la strada per guidare come lui sa fare e una macchina che scaldi meglio le gomme può aiutarlo. Sta a noi costruire una monoposto che metta i piloti in condizione di vincere».

Però gli alti e bassi del brasiliano sotto sotto hanno minato la fiducia della squadra nel pilota. Tanto che Montezemolo per la prima volta finisce per ammettere che quella Ferrari formata da Alonso e Massa non è la coppia più forte del mondiale che c’è in circolazione. 
«Io credo che Alonso sia il pilota più forte del mondo in termini di prestazione in gara, ma credo che a livello di coppia il duo Hamilton-Button sia il migliore che c’è e che sia superiore al nostro. Specialmente Button mi ha veramente stupito per come si sia rivelato bravo ed efficace nella gestione della corsa e delle gomme».

Alberto Sabbatini