In 5 delle 6 sessioni, Bianchi si è piazzato alle spalle del francese Jean-Enric Vergne, che con la Red Bull-Renault è stato sempre il più veloce; soltanto nell’ultima, il collaudatore della Ferrari ha ceduto il secondo posto all’inglese Bird, con la Mercedes, ottenendo la terza prestazione.
“Onestamente non so che tipo di pneumatici abbiano usato gli altri durante questi tre giorni – ha raccontato Bianchi, 22 anni, pilota nella serie GP2 nel 2011 – considerato che qui la Pirelli aveva messo a disposizione delle squadre anche le mescole super morbida e media, oltre a quella morbida. Noi abbiamo lavorato soltanto sulle gomme morbide sperimentali perché questa era la priorità della Ferrari. È difficile dire quali siano le differenze con quelle standard usate durante la stagione. Da parte nostra era importante cominciare a capirne il comportamento per cercare di sfruttarle al meglio l’anno prossimo”.
Bianchi ha condotto anche test di soluzioni di assetto un po’ diverse dal solito. “Sì, nella penultima sessione abbiamo fatto alcune serie di giri con la monoposto regolata in maniera inusuale. Bisogna approfittare di queste poche opportunità che si hanno nelle prove private per esplorare nuove aree di sviluppo perché il venerdì in gara non c’è molto tempo per fare questo lavoro”.