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GP India: l'analisi delle libere

C’è molto da analizzare nel primo giorno della Formula 1 in India. Scartando la prima sessione – tanta polvere e... cani in pista, Alonso fermo per un guasto al motore – il secondo turno ci ha ci mostrato una Ferrari più in forma del previsto, con Felipe Massa per la prima volta in oltre due anni al vertice di una sessione.

Ma al box della scuderia modenese sono molto prudenti. “Siamo solo più ottimisti di ieri”, ha sintetizzato Fernando Alonso. Che ha ottenuto il suo miglior crono – il terzo assoluto – alla fine di una sequenza di 8 giri. Massa e Sebastian Vettel, che lo precedono, all’ultimo di 5 passaggi. Sempre con gomme a mescola morbida, perché quelle dure si stanno rivelando una scelta anche troppo prudente: fra l’una e l’altra la differenza arriva a un paio di secondi.
 
La stima è che la gara di domenica si correrà su 3 soste, di cui due “vere” e una, presumibilmente l’ultima, di appena uno o due giri soltanto per soddisfare il regolamento montando le mescole più dure. A sorpresa, la Ferrari è più veloce nei primi due tratti del circuito di Noida – che ha una lunghezza di 5,125 km – il primo con rettilinei e staccate, il secondo con la chicane veloce.

Perde dalla Red Bull nell’ultimo settore – quattro curve guidate – e Alonso commenta: “Dobbiamo trovare il compromesso giusto per migliorare qui senza penalizzare il resto, ma Red Bull e McLaren restano favorite per la qualifica”. Il problema al motore del primo turno – Alonso si è fermato lungo il percorso – è minimizzato: “Aveva già dei chilometri, e avrei comunque girato su una pista troppo sporca”.

Già, la polvere preoccupa ancora: perché è vero che la sede stradale permetterebbe in teoria di incrociare le traiettorie in almeno tre punti. “Ma – ha spiegato lo spagnolo della Ferrari – fuori dalla linea ideale, larga un paio di metri, sembra di andare sul ghiaccio”.

E veniamo al “caso” Hamilton. Il pilota inglese della McLaren, che era stato il più veloce nella prima sessione, sarà retrocesso di tre posizioni sulla griglia di partenza del gran premio. Lo hanno deciso i commissari sportivi. Lewis e pure il messicano Sergio Perez hanno ignorato, durante la prima sessione, le bandiere gialle esposte perchè la Williams del venezuelano Maldonado era ferma lungo il circuito. E proprio in regime di bandiere gialle i due hanno realizzato la loro migliore prestazione.Hamilton ha già una certezza: bene che vada – cioè ottenere la pole position in qualifica – non potrà scattare che dal quarto posto in giù.

Alberto Antonini

(Nella FotoSuttonImages, la Ferrari di Alonso mentre è riportata al box dopo la panne al motore nella prima sessione di prove libere del GP dell'India)