«Mi è mancato l’ultimo giro. - spiega - Stavolta ero in condizioni come macchina di giocarmela con la Red Bull: dopo quel primo giro mi ero reso conto di avere ancora margine, nel primo tentativo pur facendo il miglior tempo avevo lasciato qualche decimo qua e là, ma nel secondo quando sono uscito avevo Webber e Schumacher vicino. Mi hanno un po’ condizionato e non sono riuscito a migliorarmi».
In realtà Hamilton è stato ben più che condizionato: negli ultimi secondi disponibili si trovava dietro a Button nel giro di lancio e ha voluto lasciare un certo margine, nel quale si è infilato Webber proprio all'ultima chicane ma soprattutto Schumacher, con una manovra che l'inglese ha giudicato estremamente pericolosa (ciò che ne ha pensato esattamente si può intuire dalla foto...): «Ci siamo quasi presi» ha detto lontano dalle telecamere, con Schumacher che è finito sull'erba e a sua volta ha dichiarato di essere stato sorpreso da come Hamilton andasse piano. Il risultato è stato un rallentamento tale per cui il pilota della McLaren ha tagliato il traguardo per iniziare il giro veloce quando però ormai stava sventolando la bandiera a scacchi da un paio di secondi, impedendogli così di migliorare.
Pur dichiarando che la seconda fila non è poi così male, ora Hamilton spera soltanto un una partenza-lampo, visto che qui il rettifilo è lungo, per mettersi davanti a Vettel.