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Montezemolo chiede alla Fia più serietà

Luca Montezemolo guarda avanti. La sua carriera è sempre stata così: rivolta al futuro. Per il numero uno della Ferrari, il 2012 è già cominciato, almeno quello della Formula 1; e a Monza ha ammesso che la monoposto schierata in questa stagione è stata una delusione. Ma ci sono anche altri argomenti importanti sui quali il presidente della Ferrari ha insistito, lanciando così un avvertimento alla Fia del suo ex dipendente Jean Todt. Montezemolo pretende dalla Federazione Internazionale dell’Automobile regole chiare e stabili perchè “In tanti anni non mi era mai successo di vedere i regolamenti cambiare due, tre volte nello stesso fine settimana”. E ha ribadito che piuttosto che vedere monoposto poco competitive, sarebbe meglio permettere ai team di mettere a disposizione una terza vettura da affidare alle squadre minori.

Un fatto molto grave è, secondo Montezemolo, il fatto che un ex tecnico della Fia possa lavorare per un’azienda che si appresta a costruire motori di Formula 1.“Non mi sta affatto bene che un tecnico possa passare informazioni riservate”. È davvero difficile non essere d’accordo con l’affermazione, e i legittimi dubbi, del presidente della Ferrari: il riferimento è chiaramente all’ingegnere Gilles Simon, 53 anni, passato un mese fa dalla Fia alla nuova società Pure – acronimo di Propulsion Universelle et Recuperation d’Energie – costituita dall’ex manager di Jacques Villeneuve, Craig Pollock, per costruire un motore V6 1.6 litri sovralimentato turbocompressore da utilizzare in Formula 1 dal 2014.
 
Alla Federazione, Gilles Simon non svolgeva un compito qualsiasi: era il responsabile dei motori e l’elettronica, un personaggio che aveva cioè l’autorità di chiedere alle scuderie informazioni tecniche molto riservate, se non già “top secret”. Chi garantirà che adesso Simon – capo motorista alla Ferrari dal 2006 al 2009 – non sfrutti, o meglio non passi alla Pure i dati avuti come uomo Fia?

Della stessa opinione di Montezemolo è anche Rob White, uno degli ingegneri chiave di Renault Sport: “Stupisce, e per certi aspetti inquieta, che un esponente tecnico della Fia che ha svolto un ruolo delicato e ricevuto informazioni riservate possa diventare responsabile tecnico di un nuovo costruttore di motori. Vogliamo assicurazioni che i dati in suo possesso non siano usati”.

È davvero incredibile come la Federazione non preveda alcuna moratoria per i propri dirigenti che, dopo avere avuto accesso a dati riservati e a veri e propri segreti industriali, decidono di lasciare la Fia per svolgere un’attività di progettazione di F.1, sia essa di telai, di motori o di altro ancora. L’affermazione di Luca Montezemolo Non mi sta affatto bene che un tecnico possa passare informazioni riservate” avrà certamente un seguito. Il presidente della Ferrari ha infatti detto che ne discuterà nella sede competente.

 
(Nella foto, Luca Montezemolo con l’ingegnere Pat Fry al muretto della Ferrari durante le prove del GP d’Italia, a Monza)