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Al GP Belgio è guerra di assetti

Sarà, il Gran Premio del Belgio, una battaglia di assetti: l’unica certezza, finora, l’ha data il cielo delle Ardenne, che ha scaricato pioggia per buona parte delle due sessioni di prove libere del venerdì. Per domani - sabato, terzo turno di libere e qualificazioni -  la musica non dovrebbe cambiare: il bollettino – aggiornato alle 17.00 di venerdì – prevede altra acqua nel sud del Belgio.

A questo punto, sempre in previsione di una gara asciutta, i team sono di fronte a un dubbio “amletico”: caricare di più le ali per il bagnato, oppure sacrificare la qualifica per essere più veloci nella sfida di domenica?Ross Brawn, ingegnere capo della Mercedes Grand Prix, non ha dubbi: “Con il formato di gare di oggi penso che ci si possa concentrare di più sulla corsa”. E forse, se qualcuno farà scelte diverse, stavolta vedremo davvero una griglia rivoluzionata.

Anche perché la Red Bull non è affatto sicura, stavolta, di partire davanti a tutti. “ Qui sarà difficile fare la pole position”, ha ammesso il geniale ingegnere Adrian Newey. E il responsabile del team anglo-austriaco, Christian Horner, ha riconosciuto che “Questa pista e su quella di Monza, sono storicamente quelle su cui le nostre monoposto soffrono di più”.
 
L’opinione è condivisa da Sebastian Vettel, che ha detto: “Troppi rettilinei e troppe curve”. Ma è proprio tutto vero? In questo mondo di pretattiche, Fernando Alonso crede poco alle dichiarazioni degli avversari. “Sono più veloci di noi di 6-7 km/h in rettilineo – ha spiegato lo spagnolo della Ferrari – e nel secondo settore, quello delle curve, hanno fatto il miglior tempo". Anche se poi, in spagnolo, si è corretto dicendo: “Speriamo di compensare il vantaggio Red Bull con la velocità massima”.

Sarà una guerra sul filo dei 320 km/h – è la velocità massima stimata dalla Renault – e la RB7 si è preparata con un alettone posteriore molto piccolo, a bassa deportanza. Ma anche con deflettori diversi, più grandi e incurvati, provati dalla Red Bull sulla monoposto di Mark Webber, mentre Vettel ha usato quelli tradizionali. L

La Ferrari ha risposto con le sue ali “evoluzione”. Dipinte al solito di giallo, con la vernice che visualizza i flussi. La McLaren, per ora, ha tenuto un profilo basso, ma Jenson Button ha avvertito: “Non ho percorso molti giri su pista asciutta, ma sono soddisfatto della monoposto, ha fatto progressi. Con la strategia giusta, qui vinciamo noi”.

   I tempi della seconda sessione di prove libere GP del Belgio
 1.   Webber             Red Bull-Renault      in 1’50”321 2.   Alonso             Ferrari               a     0”140 3.   Button             McLaren-Mercedes      a     0”449 4.   Hamilton           McLaren-Mercedes      a     0”517 5.   Massa              Ferrari               a     0”897 6.   Rosberg            Mercedes              a     0”921 7.   Perez              Sauber-Ferrari        a     1”334 8.   Hulkenberg         Force India-Mercedes  a     1”404 9.   di Resta           Force India-Mercedes  a     1”43010.   Vettel             Red Bull-Renault      a     1”46911.   Schumacher         Mercedes              a     1”60112.   Maldonado          Williams-Cosworth     a     2”42913.   Kobayashi          Sauber-Ferrari        a     2”45914.   Alguersuari        Toro Rosso-Ferrari    a     2”592 15.   Buemi              Toro Rosso-Ferrari    a     2”68816.   Barrichello        Williams-Cosworth     a     2”83517.   Senna              Renault               a     3”51418.   Trulli             Lotus-Renault         a     4”73019.   Glock              Virgin-Cosworth       a     5”17320.   Kovalainen         Lotus-Renault         a     5”88121.   D'Ambrosio         Virgin-Cosworth       a     6”49522.   Liuzzi             HRT-Cosworth          a     7”12923.   Ricciardo          HRT-Cosworth          a     7”29124.   Petrov             Renault               a    11”913