Insomma, se non si piega l'ala, si deforma il flusso d'aria intorno. Ma gli ottimisti a oltranza sono avvisati: nelle uniche prove svolte finora, è stato difficile farla funzionare.
Per il resto sul circuito belga c'è una parvenza di sole e una temperatura gradevole, ma non dureranno, né l'una né l'altra. Per domenica si annuncia però una gara asciutta e il problema è il solito: come prepararsi a dovere se la pista, come sembra, dovesse essere bagnata nelle prove libere?
Per il momento, però, il clima è di dolce rimembranza per i vent'anni di F.1 di Michael Schumacher. Con il diretto interessato che ammette di avere iniziato la sua carriera in Formula 1 con la tuta del suo compagno alla Jordan, il romano Andrea De Cesaris, e con una mezza bugia. Dicendo cioè che conosceva Spa, il che è vero, ma tacendo il fatto di non conoscere il circuito. È acqua passata. Questo è il fine settimana in cui si ritrovano i cognomi Schumacher e Senna sulla lista dei partenti, ma la cruda realtà è che tanti piloti – Alonso, D'Ambrosio, Massa – hanno sentito parlare di Schumi, per la prima volta, proprio all'epoca della tragedia di Ayrton. Per il brasiliano della Ferrari, Michael era “quel giovane pilota tedesco che rompeva tanto i co... a Senna”.