Perché in realtà si tratta, quasi sempre, di due stagioni più una di opzione. Così può succedere che Jarno Trulli salti una gara – in India toccherà a Kovalainen – per far posto a Chandhok. Una “concessione” che aiuta lo stesso Jarno a rinnovare anche per il 2012.
Succede anche che Massa arrivi in Germania confortato dalle parole di Montezemolo («non vedo ragioni per cambiare i piloti») anche se, appunto, il suo accordo sulla carta è per tutto il 2012. E allora, perché parlare di conferme?
Succede anche che circolino voci incontrollate sul posto dell’altro italiano, Liuzzi, alla Hispania. Voci subito smentite da Colin Kolles, perché non sarà Javier Villa a “rubare” il volante a Vitantonio, bensì Karthikeyan. E solo per le prove libere di domani. La vera guerra, adesso, è per assicurarsi gli sponsor indiani. E coinvolge sia Team Lotus che Force India.
Neppure Michael Schumacher - altro contratto “triennale” - si sente sicuro o soddisfatto, se è vero che oggi ammette: «Finora sono molto deluso. Non era questo che ci aspettavamo dopo i test invernali. Ma è come le quotazioni di Borsa: prima di rimbalzare verso l’alto, cadono sempre un paio di volte».
Il più tranquillo è Vettel: «Non è diverso arrivare qui da campione del mondo. E vedere tanta gente non mi mette più pressione, semmai mi aiuta». In Red Bull, adesso si parla di giochi liberi fra i due piloti, dopo il “biscotto” di Silverstone. Ma il tedesco campione del mondo ribadisce: «Dipende dalle situazioni di gara». I
nfine, sarà vero che trema anche Bernie Ecclestone? Un quotidiano inglese ha detto che è stato formalmente accusato per la questione delle presunte mazzette nell’ultima cessione (da Slec a Cvc) della società che gestisce la F.1. Ma conferme, finora, non se ne sono avute.