“Il successoi in Inghilterra non cambierà il nostro approccio alle prossime gare – ha affermato lo spagnolo della Ferrari, 27 vittorir in Formula 1 dal 2001 – Siamo realisti, 92 punti di ritardo in classifica dal leader Sebastian Vettel sono tantissimi. Affronteremo gara dopo gara cercando di vincere il più possibile. Questo comporterà anche prendere qualche rischio in più e, magari, succederà di dover pagare un prezzo alto ma non possiamo fare altro. Noi non molliamo certo la presa ma al campionato non dobbiamo pensare. Come ha detto il presidente Montezemolo, dobbiamo rimanere con i piedi per terra”.
Sulle faccende tecniche che hanno permesso alla Ferrari 150 Italia di ritrovare finalmente la competitività, Alonso non si sbilancia. “Non ho dedicato troppo tempo a pensare sui motivi tecnici che ci hanno portato a vincere il Gran Premio di Gran Bretagna. Ogni gara fa storia a sé e sappiamo troppo bene quanto possano cambiare le cose andando da una pista all’altra. Sicuramente ci sono dei stati dei grossi miglioramenti sulla macchina. Adesso è più facile da guidare e la sento molto più incollata al terreno, soprattutto nelle curve veloci. Significa che c’è più carico aerodinamico, l’aspetto su cui eravamo più indietro rispetto ai nostri principali avversari. Non penso invece che i cambiamenti sulle mappature motore abbiano influito Siamo andati meglio proprio sulle parti dove non c’erano praticamente frenate, il che vuol dire che era proprio la monoposto ad essere andata forte”.
(Nella foto, Alonso al volante della Ferrari 375 con la quale si è esibito a Silverstone: la monoposto è quella che l’argentino Froilan Gonzalez portò alla vittoria proprio sulla pista inglese nel luglio del 1961, dando così alla scuderia di Maranello la prima vittoria in Formula 1)