Al momento, hanno fatto sapere da Maranello, non ci sarà un nuovo responsabile tecnico ma tre direttori di area: l’inglese Pat Fry per quanto riguarda il settore telaistico – e molto probabilmente diventerà il nuovo capo della progettazione – quindi l’ingegnere Luca Marmorini per la divisione motori ed elettronica, e Corrado Lanzone per la produzione, cioè il reparto che si occupa della realizzazione della monoposto e delle sue componenti.
Aldo Costa non lascerà, almeno non ora, la Ferrari ma sarà destinato – si usa dire sempre così – a un altro incarico. Nato a Parma 50 anni fa, laureato in ingegneria all'università di Bologna, Costa è entrato alla Ferrari nel 1995: proveniva dalla Minardi. Era direttore tecnico della Ferrari da gennaio 2008.
L’esonero di Aldo Costa è stato deciso alla vigilia del Gran Premio di Monaco ma, soprattutto, nel periodo in cui, tradizionalmente, gli ingegneri iniziano a progettare la monoposto destinata alla prossima stagione di Formula 1. Sempre che in Ferrari non accada come l’anno scorso, quando la messa a punto della F10 – neppure quella nata benissimo – ritardò la definizione dell’attuale vettura.
Il presidente Montezemolo non ha voluto dunque attendere oltre, preferendo dare un taglio netto con l’attuale direzione tecnico e riorganizzare lo staff dei progettisti. Ma a Maranello si sussurra che altre teste potrebbe cadere: come spesso accade in queste circostanze, a rimetterci potrebbero essere anche gli uomini più vicini all’ormai ex direttore tecnico Costa.
Un’ultima cosa: nell’indicare la riorganizzazione tecnica del dopo Costa, la Ferrari non ha citato l’ingegnere greco Nikolaos Tombazis, che già da un mese è tornato a occuparsi direttamente di aerodinamica, mentre il suo ruolo sarebbe capo progettista.