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Interviste Ferrari dopo gara: c'è da recriminare

Il Gp d’Australia della Ferrari è stata una mezza delusione. Meglio che in prova, ma nemmeno la soddisfazione di un podio a tirare su un bilancio amaro. Alonso però non è così deluso: «La partenza era andata bene, poi ho frenato all’esterno, Petrov ha rischiato molto, ha frenato tardi all’interno ha chiuso Button e Jenson per evitare me, mi ha portato fuori e alla fine ho perso quattro o cinque posti. Ma non è che cambiasse molto. Abbiamo fatto dopo un'ottima strategia per recuperare: ero ottavo o nono, ho fatto due pit-stop due volte e superato macchine. Strategia giusta ma obbligata e ci ha permesso di guadagnare posizioni. L’ala posteriore l’ho usata due o tre volte, qualche volta non è servita, visto anche che Button la usava e non è stato capace di passare Felipe, invece io l’ho usata con Rosberg e ha funzionato. Dipende dai circuiti e dai punti di sorpasso, qui il rettifilo è breve e non era sempre utile».

Alonso però è preoccupato per il futuro perché la Ferrari non si aspettava di essere così indietro nelle prestazioni rispetto agli avversari: «C’è ancora tanto da fare da parte nostra, oggi è stata una performance più normale, mentre sabato eravamo due secondi dietro la Red Bull e con quel distacco ci avrebbero doppiato due volte. Invece non è successo perché in gara abbiamo cambiato passo. Ma in Malesia, per ritrovare le posizioni di vertice, dobbiamo migliorare sul giro veloce in qualifica».

Domenicali tira un bilancio amaro: «Se fossimo riusciti a partire più puliti le cose sarebbero andate diversamente. Abbiamo portato a casa punti per la classifica e visto come era iniziato male il week-end sabato, è già positivo. Dobbiamo capire come mai non siamo andati come pensavamo di andare. Questa è l’analisi che dobbiamo fare a casa».

Massa ha corso al... contrario: partito benissimo recuperando tre posizioni, poi è andato peggiorando. E si lamenta moltissimo della strategia che ha dovuto subire dal team. «È stata una gara molto buona all’inizio, una bellissima partenza da parte mia, ma non è stata sufficiente. Anche la strategia non ha aiutato, ho voluto mettere le gomme dure a un certo punto perché volevo restare in pista a lungo, invece le gomme dure si consumavano troppo, era peggio di quel che poteva essere e mi ha rovinato la gara completamente. Potevo arrivare sesto o settimo, invece sono finito nono. L’ala mobile? Funziona, io ho subito un sorpasso dalla McLaren di Button e ne ho fatto uno a mia volta».