Bella gara anche per il debuttante Perez, settimo al traguardo (dopo essere partito 13°) anche grazie ad una strategia con un solo pit-stop. Ma poi alla fine è stato squalificato per l'ala irregolare. Dopo tanta paura, le Pirelli non hanno dato tutti quei problemi che si temevano. Peccato solo che alla fine entrambe le Sauber siano state tolte di classifica, per irregolarità all'ala posteriore. Così il ruolo di miglior debuttante del GP passa a Di Resta, a punti con il 10° posto in classifica.
Allo stesso modo guadagna due posizioni Massa, dunque settimo dopo essere riuscito ad avere ragione di Buemi e dopo essere stato autore di un bel duello con Button (terminato sesto) a inizio gara: per passarlo, l'inglese è costretto a tagliare una curva guadagnandosi un drive-through.
La partenza vede i primi sfilare abbastanza tranquillamente, mentre Alonso si trova all'esterno di Button e si vede costretto ad allargare oltre il cordolo, perdendo diverse posizioni (nono). C'è un urto fra Alguersuari e Schumacher che costringerà poi il tedesco ai box, mentre Barrichello finisce nella ghiaia ma rientra, per quanto attardato. Chi ne approfitta è piuttosto Massa, quinto dietro a Vettel, Hamilton, Webber e Petrov. Mentre Vettel allunga già dal primo giro, le prime fasi di gara vivono sul confronto fra Massa e Button: il brasiliano si difende strenuamente dagli attacchi dell'inglese, finché dopo 12 giri il pilota McLaren riesce a passare ma tagliando una curva: questo gli vale l'investigazione dei commissari e quindi un drive-through.
Nel frattempo Alonso ha raggiunto i due, in piena rimonta. Anche Barrichello è autore di una gara in rimonta, a suon di staccate ritardate, finché raggiunge Rosberg: stavolta però l'attacco è fuori tempo e così il brasiliano va a speronare la Mercedes, causandone la fermata dopo pochi metri con la pancia e il radiatore aperti: gara conclusa per le Mercedes, visto che poco prima Schumacher si è ritirato per i danni conseguenti all'incidente in partenza. Per Rubens, invece, una sosta ai box per sostituire il musetto e successivamente un drive-through.
Le soste ai box iniziano intorno al quindicesimo giro senza cambiare sostanzialmente la situazione, se non per due piloti: uno è Perez che ne effettua solo una in tutto il GP - ma le Pirelli non duravano solo pochi giri? - e grazie anche a questa strategia, unitamente a una guida senza sbavature, si guadagna il settimo posto finale, davanti proprio al compagno di squadra Kobayashi. Ottima gara per Petrov, finito terzo: il russo della Renault riesce a tenere il passo di Hamilton, che a sua volta si deve impegnare per non perdere la seconda posizione quando, a causa di un fuoripista poco dopo metà gara, si ritrova con il fondo scocca danneggiato che va a strisciare sull'asfalto.
Infine, grande prestazione sul finire di gara per Alonso: prima all'attacco di Webber per la quarta posizione, quando il pilota Red Bull rientra per l'ultimo pit-stop approfitta della situazione e di un errore dell'australiano nel primo giro a gomme nuove per effettuare subito il suo cambio, in cui deve per regolamento montare le gomme dure. Così rientra davanti, ma si deve difendere dagli attacchi di Webber che ha le gomme morbide. Però gli bastano pochi giri per scaldarle e riesce, a suon di giri veloci, a guadagnare un certo margine e addirittura ad avvicinarsi a Petrov.
Verso il finire si ripropone anche la lotta fra Massa e Button, ma stavolta l'inglese riesce a sfruttare il rettilineo e gli ausili regolamentari (ala mobile e Kers) per superare senza troppi intoppi, per il sesto posto finale. Dopo l'ultima sosta ai box, invece, Massa si ritrova a lottare con Buemi per il nono posto, riuscendo comunque a passare la Toro Rosso.
Poi, ben oltre la fine della gara, doccia fredda sulla Sauber: poco dopo le 21 locali - mezzogiorno in Italia, i commissari di Melbourne hanno squalificato le vetture di Perez e Kobayashi, classificatisi rispettivamente settimo e ottavo. Il motivo: al controllo dopo gara, il flap dell'ala posteriore (quello che quest'anno si apre e si chiude) aveva un raggio di curvatura inferiore ai 100 mm previsti dal regolamento. In sostanza, era troppo curvo. Verificate anche le Red Bull, le McLaren, le Ferrari, la Renault di Petrov e la Toro Rosso di Buemi: tutto regolare.
GP Australia - classifica finale Pos N. Pilota Team Giri Distacco1 1 Sebastian Vettel RBR-Renault 58 -2 3 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 58 a 22"2 3 10 Vitaly Petrov Renault 58 a 30"5 4 5 Fernando Alonso Ferrari 58 a 31"7 5 2 Mark Webber RBR-Renault 58 a 38"1 6 4 Jenson Button McLaren-Mercedes 58 a 54"3 76 Felipe Massa Ferrari 58 a 85"1 818 Sebastien Buemi STR-Ferrari 57 a 1 giro 914 Adrian Sutil Force India-Mercedes 57 a 1 giro 1015 Paul di Resta Force India-Mercedes 57 a 1 giro 1119 Jaime Alguersuari STR-Ferrari 57 a 1 giro 129 Nick Heidfeld Renault 57 a 1 giro 1321 Jarno Trulli Lotus-Renault 56 a 2 giri 1425 Jerome d'Ambrosio Virgin-Cosworth 54 a 4 giri rit. 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 49 a 9 giri rit. 11 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 48 a 10 giro rit. 8 Nico Rosberg Mercedes GP 22 a 36 giri rit. 20 Heikki Kovalainen Lotus-Renault 19 a 39 giri rit. 7 Michael Schumacher Mercedes GP 19 a 39 giri rit. 12 Pastor Maldonado Williams-Cosworth 9 a 49 giri sq.17 Sergio Perez Sauber-Ferrari 58 a 65"8 sq.16 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 58 a 76"8Classifica mondiale piloti Pos Pilota Pt 01 Sebastian Vettel 2502 Lewis Hamilton 1803 Vitaly Petrov 1504 Fernando Alonso 1205 Mark Webber 1006 Jenson Button 807 Felipe Massa 608 Sebastien Buemi 409 Adrian Sutil 210 Paul di Resta 1Classifica mondiale squadrePosTeam Pt 01 Red Bull-Renault 3502 McLaren-Mercedes 2603 Renault 1504 Ferrari 1805 Toro Rosso-Ferrari 406 Force India 3