Lo spagnolo ricorda poi l’escalation nelle ultime quattro gare: “I numeri della seconda parte della stagione sono significative, con133 punti in sette gare, 90 nelle ultime quattro. Mi piacerebbe che la stagione fosse iniziata dal GP di Germania, a Hockenheim. Eppure alla Ferrari non è che sia cambiato qualcosa di speciale nel nostro modo di lavorare. È, semplicemente, che siamo riusciti a inanellare una serie di fine settimana positivi dall'inizio alla fine mentre prima, qualche volta e per vari motivi, non era successo. Ci era mancata quella costanza di risultati che poi è arrivata. La monoposto era sempre stata abbastanza competitiva, con differenze da circuito a circuito, cosa che si è comunque verificata anche in seguito. Abbiamo certamente migliorato molto il livello della prestazione in questi ultimi tre mesi”. L’ex campione del mondo – nel 2005 e 2006 con la Renault – parla poi del GP del Brasile: “Negli ultimi anni il circuito di Interlagos ha spesso offerto delle gare molto emozionanti, sia per le sue caratteristiche che per il fatto che le condizioni meteorologiche sono molto mutevoli. Questo sarà un fattore molto importante e dovremo essere pronti ad
affrontare nella maniera migliore i diversi scenari. Il tempo sul giro è piuttosto corto, quindi ci potremo aspettare distacchi più contenuti del solito: ciò significa che ogni piccola sbavatura conterà ancora di più perché basteranno uno o due decimi per avere sette o otto monoposto dietro o davanti. Bisognerà essere perfetti. In teoria siamo ancora in cinque in lotta per il titolo ma è chiaro che per Jenson Button la situazione si è fatta molto complicata”.