«Io e Schumi - dice Barrichello - abbiamo lasciato il box nello stesso momento, gli ho dato 5 secondi per avvantaggiarsi in pista e poi ho iniziato il mio primo giro veloce, che era buono, ma quando siamo arrivato nella curva 5 lui non mi ha lasciato passare. Ho voluto perciò fare reclamo anche se lui alla fine mi ha chiesto scusa. Non ce l’ho con lui come persona, ma l’ho fatto per il principio: i team grandi ignorano le necessità dei team meno blasonati; è troppo tempo che succedono queste cose, vorrei che fosse dato rispetto anche a quelli che guidano macchine non da prime posizioni. Lui si è scusato e ha detto che non mi aveva visto».
La replica di Schumacher: «La squadra non mi ha avvertito che lui alle mie spalle era nel giro veloce, mi dispiace. Ma non l’ho ostacolato apposta. Per me partire a sinistra o a destra non fa differenza, siano abbastanza competitivi in gara e va bene così. Abbiamo un buon set-up per la gara, forse pioverà e c’è una buona opportunità per fare meglio. Le gomme qui saranno molto determinanti».
Alla fine, Schumacher se l'è cavata con un semplice richiamo da parte degli ufficiali di gara, che se da un lato hanno ribadito la responsabilità dei piloti nel'usare gli specchietti per non ostacolare gli altri, anche se il team non dà indicazioni corrette, dall'altro hanno riconosciuto la buona fede del pilota tedesco.