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Vettel emerge nell'ultimo tentativo

Per 74 millesimi Sebastian Vettel si è preso ancora una pole position sul compagno. Ma soprattutto ha relegato Webber nel lato pegigore della griglia di partenza, in quella seconda posizione dove nessuno voleva finire perché l’asfalto nuovo della pista di Corea è molto scivoloso. E partire dalla parte non gommata significherà rischiare di patinare a lungo con le ruote motrici sullo scatto e perdere posizioni.
Per Vettel comunque è stata una pole sofferta e incerta. Mai il più veloce nelle prove a Yeongam, nemmeno negli altri due parziali di qualifica, Q1 e Q2, il tedesco è uscito allo scoperto nel decisivo Q3. 

«Nel primo giro del Q3 sono andato male - spiega - e avevo perso tempo nel secondo settore (facendo solo il terzo tempo, ndr), ma nell’ultimo tentativo rimasto sono partito bene. Sapevo che dovevo contenere il ritardo nel primo settore, dove la Ferrari è velocissima, e ci sono riuscito; poi il terzo settore, quello finale, è adattissimo a noi perché è pieno di belle curve e perfetto per la nostra macchina. Forse ho perso un po’ nel settore centrale e mi sono reso conto che non stavo recuperando abbastanza così ho spinto al massimo nell’ultimo e per pochi millesimi ce l’ho fatta». 

«La difficoltà per me alla fine, - prosegue - avendo girato al venerdi perché avevo bucato, era trovare il passo giusto su questa pista nuova tutta da scoprire: alcune curve sono difficili: la 9, la 10, la 11 che è una lunga piega a sinistra. Bisogna trovare la linea giusta, capire quanto i cordoli possono influenzare la successiva. Ma come sempre quando abbiano tante curve e continui cambi di direzione la bontà della nostra macchina esce fuori».

Ma tanto per far capire che la gara non è certo vinta grazie a questa pole, Chris Horner il d.s. della squadra, lancia l’allarme: «Sarà importante restare davanti fin dopo la curva 4 (quella successiva al tornante e al lungo rettifilo, ndr) perché lì si decide la gara.»