È una faccenda tutto sommato divertente, e pure un po’ complicata. quella che riguarda la contesa sull’utilizzo in Formula 1 del nome Lotus, Al Gran Premio di Singapore la Lotus Racing aveva annunciato che l’anno prossimo la scuderia assumerà la denominazione di Team Lotus F1, quella cioè che il glorioso marchio inglese aveva ai tempi di Colin Chapman, il geniale fondatore della piccola Casa costruttrice britannica, oggi passata sotto il controllo del gruppo Proton. La reazione della attuale propriètà è stata immediata: alla fine dell’anno, ha fatto sapere la società malese, scadrà la licenza di concessione per l’uso del nome Lotus in F.1 e non sarà rinnovata. Qualora la squadra di Formula 1, capitanata da Tony Fernandes, utilizzasse il nome saranno avviate le azioni legali necessarie a impedire lo sfruttamento del nome. Alla presa di posizione della Proton, che controlla il Lotus Group, ha risposto l’altra Lotus, quella cioè che corre nel mondiale di F.1 con il nome di Lotus Racing. Ma che, di fatto, non ha a nulla a che fare con la Casa costruttrice produttrice di affermate gran turismo, quali la Elise e la Exige. Secondo l’amministratore delegato della Lotus Racing, Riad Asmat, la scuderia potrà usare la dizione Team Lotus semplicemente perchè essa non appartiene più, dal 1985, alla Lotus Group, dunque alla Proton. “La questione del nome – ha spiegato Riad Asmat – è un non problema. L’uso del marchio Lotus ci è stato concesso allegato a un accordo di sponsorizzazione di un anno della Malaysia Racing con la Proton. Noi avremo voluto già quest’anno utilizzare il nome Team Lotus ma ci fu detto che non era possibile, perchè non apparteneva al Lotus Group”.