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Problemi in frenata per Liuzzi e Trulli

Su una pista dove conta molto la deportanza, come quella di Marina Bay, la Force India si sapeva che fosse poco competitiva. La macchina anglo-indiana è velocissima sui tracciati rapidi, con lunghi rettifili e curve veloci, come Spa e Monza. Meno a suo agio sulle piste guidate e con curve lente dove serve molta deportanza. Infatti Sutil e Liuzzi hanno mancato la Q3 fermandosi alla Q2, e anche piuttosto indietro. L’italiano è 17° e ultimo del secondo gruppo, il tedesco appena meglio.
Ma Liuzzi lamenta problemi di freni che lo hanno rallentato. «Stava andando tutto bene fino alla Q2, poi dopo l’ultimo run con le gomme nuove la frenata caricava solo la ruota anteriore sinistra, e a ogni frenata a macchina tirava a sinistra. C’era tanto margine da migliorare, almeno 8 decimi, e si poteva entrare in Q3 senza questo problema».
Già, peccato però che Kobayashi, ultimo qualificato in 1’47”599, fosse stato circa 1”3 più veloce di lui.

Singapore è poi una delle piste che Trulli digerisce meno, però per metà sessione l’abruzzese si era quasi illuso di riuscire per la prima volta a passare la Q1. Battagliava con Glock e Di Grassi, aveva preceduto Kovalainen ed era 18° a pochi decimi dall’ultimo qualificato. Poi nel finale Trulli è stato scavalcato sia dal compagno che dalle Virgin, e il sogno della Q2 è svanito.
Nell’ultimo giro disponibile, un disperato tentativo lo ha portato a intraversarsi al momento di frenare nell’imboccare una delle curve ad angolo di Singapore. Questa immagine è lo specchio dei suoi problemi. «Si, perché è tutta la settimana che ho problemi col posteriore in frenata, e questa pista è tutta una frenata. Se non riesci a trovare fiducia e stabilità qui non puoi far niente».