«C’era molta confusione in quel momento ai box - racconta Kubica - perché era uscita la safety-car e tutti sono rientrati a cambiare le gomme. Quando stava ripartendo Rosberg, non so cosa gli sia successo esattamente, ma ha perso una gomma in pit-lane e quello ha causato confusione e ci ha fatto perdere la tempistica. Il mio meccanico ha alzato la paletta e io sono ripartito, ma il momento era sbagliato e stava arrivando la Force India che entrava al box davanti a me».
Spiega Sutil: «Io stavo semplicemente entrando nella mia piazzola di sosta per cambiare le gomme e sono stato investito da Kubica che ripartiva».
La Force India ha subìto la rottura della sospensione e Sutil si è ritirato, mentre Kubica, dopo che i meccanici hanno disincastrato la Renault dall’altra auto, è riuscito a ripartire. Ma poi i commissari gli hanno comminato uno stop&go di 10 secondi per aver causato l’incidente, mentre in seguito è stato costretto al ritiro anche lui. Perché? Nell’urto, pur se meno visibilmente, anche la Renault aveva subìto conseguenze.
«Subito dopo l’incidente ho chiamato gli ingegneri e ho fatto notare che la macchina era molto sottosterzante, tirava da una parte e loro hanno visto sulla telemetria che le temperature di carico sulla sospensione erano alterate, segno che c’era un danno. E mi sono fermato», conferma il polacco.