8 Ore Bahrain, l'anteprima: una tappa che può essere storica

Pubblicato il 4 novembre 2025, 08:20
In otto ore possono accadere tante cose. Può essere la durata di un turno di un operaio in fabbrica, può essere la durata del volo da Roma a Zanzibar, ma soprattutto in otto ore ci si può giocare un titolo iridato. Sarà il caso del Mondiale Endurance 2025, che assegnerà i titoli Piloti e Costruttori con la 8 Ore del Bahrain.
Due titoli da assegnare
Teoricamente, ci sono quattro equipaggi in ballo per il titolo Piloti e tre case in lotta per il titolo Costruttori. La sfida, tra gli equipaggi, riguarda la Ferrari numero 51 (Calado-Giovinazzi-Pier Guidi), la Ferrari numero 83 di AF Corse (Hanson-Kubica-Ye), la Porsche numero 6 (Estre e Vanthoor, gli unici sempre presenti sulla 963 #6) e la Cadillac numero 12 (Lynn-Nato-Stevens). Tra i Costruttori, invece, Ferrari si dovrà difendere dalle inseguitrici Porsche e Cadillac, per un finale di stagione al cardiopalma.
Sede vacante: chi vince in Bahrain?
Mai come quest'anno, il trono di Sakhir è vacante. Perché dopo 10 edizioni vinte su 13 disputate in Bahrain (sette volte come formato da 6 Ore, sei da 8 Ore), la Toyota non sembra avere la forma per garantire il suo dominio su una pista storicamente amica, e che ad oggi rappresenta il luogo dell'ultima affermazione della GR010 Hybrid: nel 2024 vinse la numero 8, e da allora i nipponici non si sono mai più ripetuti, tanto da rischiare di chiudere questa stagione senza vittorie e addirittura senza podi.
A Sakhir, già l'anno scorso, si sono viste tante battaglie che rendono molto aperta la sfida e di conseguenza molto incerto il pronostico. Sakhir è una pista di efficienza aerodinamica, utile per affrontare al meglio i rettilinei ma pure il tratto centrale della pista, con le curve da media percorrenza. Tuttavia, è molto importante il comportamento nel lento, con la meccanica a farla da padrone nelle forti frenate e le violente ripartenze del circuito bahreinita. Il consumo delle gomme è un fattore preponderante, specialmente quelle posteriori, alle quali si richiedono grossi sforzi in trazione. Non da meno, l'impatto delle temperature: l'escursione termica lungo le otto ore è notevole, perché si passa per tre fasi principali (giorno, tramonto e notte), e non sono dati trascurabili. Insomma, c'è tutto affinché l'incertezza regni sovrana nella tappa finale del WEC 2025, nella quale Ferrari proverà a scrivere un pezzo di storia.
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