WEC, Ferrari pronta al gran finale. Coletta: “In Bahrain correremo all’attacco”

Lorenzo Lucidi
Pubblicato il 30 ottobre 2025, 17:00
Il Mondiale Endurance 2025 si deciderà tutto nell’appuntamento finale in Bahrain. Otto ore di gara per cercare di conquistare due Titoli, quelli Piloti e Costruttori, che a Maranello mancano dagli anni ‘70. Una pressione enorme per la squadra guidata da Antonello Coletta, che in occasione delle Finali Mondiali del Cavallino al Mugello ha suonato la carica in vista del gran finale di Sakhir. Predicando calma ma senza fare troppi calcoli e cercando di approfittare di ogni opportunità.
Accolto come una star dai Tifosi presenti al Mugello, al pari degli equipaggi delle tre 499P impegnate nel Mondiale, Coletta dovrà gestire non solo lo scontro con Porsche e l’equipaggio della #6, ma anche una rivalità interna tra l’equipaggio ufficiale della Ferrari #51 e quello della gialla AF Corse numero #83. Il trio Pier Guidi/Giovinazzi/Calado conduce infatti con appena 13 punti di vantaggio su Kubica/Hanson/Ye, lasciando la lotta per il Mondiale Piloti apertissima, visto anche il punteggio moltiplicato di 1,5 di questa tappa conclusiva. E senza dimenticare neppure la Porsche #6 che incombe a 21 lunghezze dalla #51.
Lotta Porsche-Ferrari in Bahrain
Classifica che lascia tutto ancora aperto anche per quanto riguarda i Costruttori, con la Ferrari che conduce a 204 punti con la Porsche ferma a 165. Un distacco ampio ma che comunque non garantisce la vittoria matematica, specie con una Porsche determinatissima a lasciare la serie da vincitrice e una Ferrari che nelle ultime gare ha faticato a raccogliere risultati.
“Abbiamo vinto le prime quattro gare dell’anno e ci siamo ripetuti per la terza volta a Le Mans dimostrando quanto il progetto endurance Ferrari sia ben riuscito – spiega Coletta – Ma abbiamo anche avuto qualche battuta d’arresto a Interlagos e al Fuji, mentre ad Austin forse avremmo potuto raccogliere di più. La strategia è quella di attaccare e cercare di portare a casa il miglior risultato. Siamo nella situazione di dover acciuffare il Titolo Costruttori ma abbiamo anche due equipaggi che si giocano il Mondiale Piloti.
La prima cosa che ricordiamo ai nostri driver è che deve vincere la Ferrari. L’obiettivo principale sarà quello, poi è giusto che ognuno si giochi le sue carte”.
L’approccio della Ferrari in vista del Bahrain non sarà troppo diverso da quello adottato fino ad oggi: “La paura è sempre tanta perché può succedere di tutto in una gara così lunga. L’obiettivo è attaccare e vedere a metà gara dove siamo. Se parti facendo troppi calcoli dall’inizio, quello che vorresti succeda poi non succede mai”. L’appuntamento per il gran finale con la 8 Ore del Bahrain è fissato per sabato 8 novembre.
Il futuro tra Kubica, IMSA e nuovo regolamento WEC
Poi un passaggio su Robert Kubica, che al Mugello ha ammesso di non aver ancora deciso cosa fare nel 2026: “Con Robert stiamo costruendo una bella storia, abbiamo iniziato quasi in sordina e la vittoria di Le Mans è stata epica. Dobbiamo capire se vuole continuare, ma siamo tranquilli, dopo il Bahrain ne riparleremo e vedremo le condizioni che si verranno a creare. Se lui vuole continuare la voglia di farlo c’è per tutti.
La terza macchina ci sarà comunque, è stata protagonista tutto il campionato e lo era stata anche lo scorso anno” ha spiegato Coletta confermando che, a prescindere da quello che farà Kubica, la #83 continuerà a essere un elemento fondamentale del progetto Ferrari endurance.
Nessun progetto, per il momento, invece per quanto riguarda il campionato IMSA: “Nessun rimpianto, ma stiamo andando in una direzione simile alla Formula 1 in cui sono sempre più contingentati i test. Questo è l’unico sport in cui non ti puoi allenare. Se vai a correre in America giri di più e paradossalmente hai più giorni di test. Però significa anche un altro impegno importante, anche economico, e credo non ci siano le condizioni per farlo”.
Sempre guardando al futuro, Coletta si aspetta na certa stabilità sul piano regolamentare almeno fino alla fine del decennio: “Credo che non cambieranno i regolamenti fino alla fine del 2029, per rispetto dei Costruttori che entreranno nei prossimi anni. Dopo ovviamente non sappiamo cosa accadrà, ma la voglia è quella di andare avanti, quando Ferrari inizia con un progetto non vuole avere una scadenza breve. Credo sia importante garantire stabilità e credibilità”.
L’unica certezza è che Ferrari, spiega ancora Coletta, non adotterà mai una piattaforma Lmdh: “Ferrari deve correre con una Ferrari – ha chiarito – la vettura deve essere progettata, deliberata e costruita da noi. Chiaramente è una scelta, rispetto quelle di tutti ma a noi fa piacere competere con una macchina che abbiamo fatto noi. È molto più complicato e costoso, ma quando vinci è una soddisfazione ancora maggiore. Inoltre possiamo trasferire le conoscenze che accumuliamo sul campo anche nella produzione, e questo lo abbiamo fatto su molte vetture, ultima la F80 (supercar stradale ibrida V6 da 1.200 cavalli, n.d.r.)”.
In chiusura, non poteva mancare una stoccata contro il BoP: nonostante tutti se ne lamentino, dice Coletta “gli unici d’accordo nel toglierlo eravamo noi”.
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