Ferrari, occasione da brivido: al Fuji può arrivare un titolo che manca dal 1972

Stagione fin qui straordinaria della Rossa, che alla 6 Ore del Fuji ha il match point iridato sia nel Costruttori che nel Piloti: non sarà facile, ma l'obiettivo è non mancare l'appuntamento con la storia
Ferrari, occasione da brivido: al Fuji può arrivare un titolo che manca dal 1972
© Getty Images

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

Pubblicato il 24 settembre 2025, 13:30 (Aggiornato il 24 settembre 2025, 15:40)

"Questa deve essere la stagione della maturità". Antonello Coletta ad inizio non aveva dubbi, su quali fossero gli obiettivi per il campionato. Ripetersi, se possibile, alla 24 Ore di Le Mans, ma soprattutto portare a Maranello il titolo. A due gare dalla fine del WEC 2025, la Ferrari è più in corsa che mai e, anche se sarà dura, alla 6 Ore del Fuji ha tra le mani un bel match point.

Titolo Costruttori: match point reale, ma non sarà facile

Chiudere il discorso iridato già al Fuji, evitando di giocarsi tutto nella finalissima di Sakhir, non è neanche una possibilità così remota: per il Costruttori, "basterebbe" lasciare il Giappone con 67 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice. Ovvero, si tratta di guadagnare, nel Sol Levante, due punti sulla Porsche e di perderne non più di tre dalla Cadillac, senza neanche guardare, in quel caso, alla possibilità di arrivo a pari punti: dopo il Fuji, il Bahrain metterà a disposizione un massimo di 66 punti, per cui con 67 lunghezze di margine il Cavallino Rampante sarebbe al sicuro in ogni caso (Porsche è comunque l'unica con cui ci sarà, eventualmente, da confrontare i piazzamenti in caso di pari punti, Cadillac invece è già dietro). Toyota resta in lizza solo per la matematica: ha 104 punti di ritardo su 110 disponibili, dovrebbe guadagnare almeno 39 lunghezze sulla Rossa. Conti che sembrano facili, perché di per sé l'algebra e la teoria difficili non sono: è la pratica, ad essere difficile.

Questo perché il Fuji è, insieme ad Interlagos, la pista delle otto in calendario che la 499P soffre di più. In primavera, prima di prendere ulteriormente il largo in classifica, a Maranello si respirava una moderata fiducia sul riuscire a difendersi anche sulle piste più ostiche per il Prototipo del Cavallino Rampante. La realtà ha detto che il Brasile, invece, è stato difficilissimo: il BoP ci ha messo indubbiamente lo zampino, ma non era comunque il tracciato ideale per la Rossa. Questo perché la concorrenza è cresciuta e questa stessa concorrenza ora, paradossalmente, può essere un'alleata della Ferrari: se BMW ed Alpine, grandi attese in Giappone, riuscissero a mettere i bastoni tra le ruote a Porsche e Cadillac, Ferrari perderebbe meno punti. Poi certo, c'è il discorso inverso: il pericolo è che questi outsider si inseriscano proprio tra Porsche, Cadillac e la Rossa, costando in quel caso punti a Maranello. Ipotesi da scongiurare: la Ferrari non va in Giappone con la pretesa di dominare, ma neanche con l'idea di volersi giocare tutto il weekend sulla difensiva.

Titolo Piloti: c'è una Porsche tra le Ferrari

Aggiungiamoci che in tutto ciò, la Ferrari si gioca anche il titolo Piloti. L'equipaggio #51 conduce con 115 punti, +15 sulla #83 privata mentre la Porsche, con i soli Estre e Vanthoor (Campbell ha saltato due gare, per cui non sarà in grado di vincere il titolo), insegue a quota 79, quattro lunghezze di margine sull'altra Ferrari ufficiale, la #50. L'equipaggio Cadillac composto da Lynn, Nato e Stevens, quinto con 72 punti, non è matematicamente fuori dalla corsa iridata ma pare utopistico che possa rientrare in corsa, dato che davanti ha ben quattro equipaggi da superare. Insomma, anche il quadro nel campionato Piloti è interessante per la Rossa: già "eliminare" dalla lotta la Porsche, consegnerebbe di fatto il titolo al Cavallino: avere la questione iridata ristretta in Bahrain alla #51 o alla #83 sarebbe già tutta un'altra cosa rispetto ad avere un altro avversario.

Occasione da brivido

Ci sarà anche una pressione diversa, probabilmente. Eppure, Antonello Coletta e Ferdinando Cannizzo sanno come si fa: sono di fronte alla possibilità di vincere il primo titolo con le Hypercar, ma non bisogna scordare che la loro è una squadra perfettamente oliata ed abituata a vincere titoli tra le GT. Non è la stessa cosa, ma è un'esperienza che non si butta via: alla fine, l'obiettivo di squadra è lo stesso. Cambiano le macchine certo, ed a proposito di macchine, occhio a come si comporterà la 499P nel terzo settore, quello dove storicamente ha fatto fatica. Sarà una sfida da affrontare a testa alta, perché è un appuntamento con la storia: dopo più di mezzo secolo, la Ferrari torna a giocarsi un titolo in classe regina. Impossibile non avvertire un brivido.

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