IndyCar: Palou a quota 8, PREMA sesta con Ilott

Alex Palou domina ancora e centra l’ottava vittoria stagionale, firmando il nuovo record dell’era moderna dell’IndyCar
IndyCar: Palou a quota 8, PREMA sesta con Ilott

Marco CortesiMarco Cortesi

Pubblicato il 28 luglio 2025, 09:50 (Aggiornato il 28 luglio 2025, 09:59)

Sono otto le vittorie di Alex Palou nell'IndyCar 2025, un record dell'era moderna che lo mette alla pari con nomi come Michael e Mario Andretti, Al Unser e AJ Foyt. Il pilota di Chip Ganassi ha dominato in lungo e in largo a Laguna Seca, e c'è stato poco da fare per gli altri. Partito dalla pole, ha subito allungato con le gomme morbide, e si è difeso anche quando ha montato le meno performanti gomme dure, girando, più o meno come gli altri con le “rosse". Un altro pianeta.

Christian Lundgaard, secondo, ha vinto una bella battaglia con Colton Herta, entrando di cattiveria all'ultima curva con tanto di ruotata. Viceversa, il pilota di Andretti, penalizzato anche da un problema all'ultimo pit stop, ha completato il podio. Nelle fasi iniziali, Herta aveva passato Pato O'Ward con un grande attacco all’esterno ma ben difficilmente, a netto del problema in pitlane, avrebbe potuto avvicinare Palou. Quarta alla fine la Dallara numero 5 di O’Ward, che dal via in prima fila si è trovato impantanato alle spalle al terzetto di testa. 

Illot in top 10 e l'attesa del via 

Hanno compiuto un bel balzo avanti dopo una qualifica difficile Scott Dixon e Callum Ilott approfittando di una caution al tredicesimo giro. Il pilota inglese ha regalato alla PREMA il miglior piazzamento stagionale per la seconda settimana consecutiva, e indipendentemente dalla strategia, ha girato sui tempi dei migliori. La scuderia veneta è alla terza top-10 in tre gare anche se, con Robert Shwartzman ai margini della top-20, ha progressi da fare. 

Will Power e Josef Newgarden si sono visti scavalcati con la strategia e non hanno più recuperato le prime posizioni che avevano trovato nel Q3. Diversi i contatti degni di nota, anche se nessuno di essi ha avuto il potenziale per stravolgere l'esito della corsa. I principali, un contatto tra Kyffin Simpson e Felix Rosenqvist al primo giro, un’uscita di pista in curva 1 per un problema ai freni di Jacob Abel e un testacoda nel finale di Marcus Ericsson. Pericolosissima la scelta della direzione gara di non chiamare subito in pista la safety-car con il pilota svedese di traverso dopo un avvallamento cieco, coi rivali che arrivavano in piena velocità.

Da sottolineare anche la curiosità del via posticipato di quasi 20 minuti. La finale mondiale del calcio femminile è finita ai rigori, e Fox TV ha fatto aspettare i piloti fino al termine delle interviste di rito per collegarsi. Forse uno smacco, ma chissà se l'IndyCar avrà beneficiato del "traino" di un evento molto popolare negli USA.

L'ordine d'arrivo del Java House Grand Prix of Monterey di Laguna Seca, 14° round della NTT IndyCar Series 2025:

1.⁠ ⁠Palou (Dallara-Honda) 95 giri in 2h05'00"1159, alla media di 164,235 kmh;

2. Lundgaard (Dallara-Chevy) a 3"7965;

3. Herta (Dallara-Honda) a 4"6340;

4. O'Ward (Dallara-Chevy) a 6"6484;

5. Dixon (Dallara-Honda) a 7"3422;

6. Ilott (Dallara-Chevy) a 8"9243;

7. Power (Dallara-Chevy) a 11"5298;

8. Armstrong (Dallara-Honda) a 13"0055;

9. Rasmussen (Dallara-Chevy) a 14"0988;

10. McLaughlin (Dallara-Chevy) a 14"5960;

11. Newgarden (Dallara-Chevy) a 15"2224;

12. Rahal (Dallara-Honda) a 16"5256;

13. Malukas (Dallara-Chevy) a 16"9614;

14. Daly (Dallara-Chevy) a 17"8336;

15. Rossi (Dallara-Chevy) a 19"1194;

16. Kirkwood (Dallara-Honda) a 19"7294;

17. Foster (Dallara-Honda) a 21"5898;

18. Siegel (Dallara-Chevy) a 29"3009;

19. Robb (Dallara-Chevy) a 30"4964;

20. DeFrancesco (Dallara-Honda) a 1 giro;

21. Shwartzman (Dallara-Chevy) a 1 giro;

22. Ferrucci (Dallara Chevy) a 1 giro;

23. VeeKay (Dallara-Honda) a 2 giri;

24. Rosenqvist (Dallara-Honda) a 3 giri.

Giro più veloce: il 9° di Palou in 1'10"7851, alla media di 183,177 kmh.

In campionato

1.⁠ ⁠Palou 590;

2. O'Ward 469;

3. Dixon 392;

4. Kirkwood 377;

5. Lundgaard 357. 

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