Pioggia e ritardi in F1: Gasly chiede più equilibrio sulla sicurezza

Pubblicato il 31 luglio 2025, 14:10
Il meteo torna a far discutere nel paddock della Formula 1, e ancora una volta è la pioggia a tenere banco. Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, il rinvio di 90 minuti del via a Spa-Francorchamps ha scatenato un acceso dibattito tra piloti, addetti ai lavori e appassionati. Se da una parte molti hanno compreso e condiviso la decisione della FIA, dall’altra non sono mancate le voci critiche, soprattutto sulla durata del rinvio.
Trovare un equilibrio
Tra le voci più forti in conferenza stampa c’è stata quella di Pierre Gasly. Il francese ha espresso un punto di vista equilibrato, ma non privo di critica. "Siamo stati conservativi sulla scelta con la pioggia a Spa? Probabilmente sì, ma si può collaborare per capire come migliorare lo spettacolo in quelle condizioni", ha spiegato. Gasly non nega che la cautela sia necessaria, ma invita a non chiudere del tutto la porta alle gare sul bagnato: "C’è sempre una linea sottile per quanto riguarda i rischi sulla quale si può dialogare", ha aggiunto, sottolineando la necessità di trovare un punto d’incontro tra sicurezza e competizione.
Il rischio di neutralizzare il talento sul bagnato
Uno degli aspetti più discussi riguarda il fatto che, aspettando sempre la pista asciutta prima di partire, si elimina di fatto la possibilità di vedere all’opera i piloti più talentuosi sul bagnato. Quelle condizioni che, un tempo, mettevano in risalto i fuoriclasse, oggi vengono spesso evitate a priori. "Vogliamo vedere sorpassi e abilità sul bagnato, non una gara decisa da un incidente con una macchina che non si vede", ha affermato Gasly con fermezza, facendo riferimento all’incidente tra Hadjar e Antonelli a Silverstone. In quell'occasione, il pilota RB aveva tamponato la Mercedes di Antonelli a causa della scarsissima visibilità.
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