Il futuro di Yuki Tsunoda in Formula 1 appare sempre più incerto. La Red Bull starebbe infatti valutando una riorganizzazione interna che potrebbe portare Isack Hadjar in prima squadra e Arvid Lindblad nel team Racing Bulls, lasciando il pilota giapponese senza una collocazione definita. Le voci di un suo possibile addio al Circus si fanno sempre più insistenti, alimentando l’ipotesi di un passaggio oltreoceano.

Secondo fonti vicine al paddock, la Honda, sostenitrice della carriera di Tsunoda, potrebbe offrirgli una nuova opportunità in IndyCar, categoria in cui il marchio giapponese è già fortemente radicato.

Anche Jacques Villeneuve, campione del mondo 1997, ha espresso dubbi sulla competitività di Tsunoda, sottolineando come il pilota non stia riuscendo a garantire un contributo concreto né in termini di prestazioni né di punti. A suo avviso, nonostante l’esperienza accumulata, il giapponese sembrerebbe in una fase calante, e la sua permanenza nel team potrebbe essere legata più a motivi esterni che a risultati sportivi. Sebbene il commento non sorprenda, dato che l’ex pilota canadese è noto per la sua schiettezza spesso pungente nei confronti di molti colleghi, anche altri esperti del settore hanno espresso dubbi sulla permanenza del giapponese in Formula 1.

Cosa si vocifera

Honda non sembrebbe intenzionata ad abbandonare uno dei suoi piloti simbolo. L’esperto di IndyCar Tony Donohue ha infatti riportato che Tsunoda sarebbe in trattativa con la Dale Coyne Racing per la stagione 2026, con il pieno supporto della casa nipponica. Le conferme ufficiali potrebbero arrivare a breve, ma secondo Donohue la permanenza del pilota in Formula 1 appare ormai improbabile.

In passato si era parlato di un possibile approdo in Alpine, squadra che dispone ancora di un posto libero per il 2026. Tuttavia, le ultime indiscrezioni indicano che quel sedile sarebbe destinato a Franco Colapinto, il cui rinnovo dovrebbe essere annunciato durante il Gran Premio del Brasile.

Il destino del pilota giapponese, dunque, sembra oscillare tra un futuro da secondo pilota in Formula 1 e una possibile rinascita oltreoceano, sotto l’ala protettiva della Honda e con nuove ambizioni in territorio americano.