Komatsu: ecco perché i piloti non proveranno la Haas 2026 al simulatore fino a fine anno

Il team principal giapponese preferisce ritardare il "debutto" dei suoi piloti sul modello virtuale 2026 al simulatore: macchina in rapida evoluzione, "inutile" far girare i piloti in una fase di progresso tanto spinto
Komatsu: ecco perché i piloti non proveranno la Haas 2026 al simulatore fino a fine anno
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Matteo NovembriniMatteo Novembrini

Pubblicato il 10 ottobre 2025, 07:41

Questione di priorità e di opportunità. Per la Haas non è ancora tempo di cimentarsi sul simulatore e lavorare al 2026: parola del team principal Ayao Komatsu, che nel weekend del GP Singapore ha spiegato come il team statunitense non abbia ancora effettuato delle sedute per testare il modello virtuale della futura VF-26

La Haas, ricordiamo, non ha un simulatore proprio: si è sempre affidata a quello della Ferrari, aspetto che comporta difficoltà maggiori nell'organizzazione del lavoro. Un progetto del genere sta nascendo grazie alla sinergia con la Toyota, ma ovviamente richiederà del tempo.

Haas VF-26 virtuale, ecco perché i piloti la proveranno solo a fine anno

Komatsu ha spiegato il perché di questa decisione impopolare: "Siamo consapevoli della scelta che stiamo facendo. Dobbiamo considerare chi siamo, quali limiti abbiamo e così via. Stiamo sviluppando molto senza mettere i piloti al simulatore, e finora abbiamo fatto buoni progressi; progressi nel senso che molte cose stanno cambiando. Non volevamo mettere un pilota al simulatore troppo presto e poi costringerlo a lavorare in uno scenario specifico che sarebbe apparso completamente diverso un mese o due dopo. A mio avviso, sarebbe stata una perdita di tempo. La battaglia a centro gruppo è così serrata quest'anno che volevamo che i piloti si concentrassero su questo. Dopo Abu Dhabi, le specifiche finali della nostra monoposto del 2026 saranno finalizzate, ed a quel punto vedremo. Al simulatore si possono provare cose fino ad un certo punto. Se avessimo avuto uno sviluppo stabile, la situazione sarebbe stata diversa, ma lo sviluppo procede spedito e le cose cambiano molto rapidamente". 

In sostanza, Komatsu ha spiegato la scelta Haas di mettere i piloti sul modello virtuale dell'auto 2026 solo dopo Abu Dhabi con molteplici fattori. In primis quello delle opportunità, dato che rifacendosi al simulatore Ferrari la Haas non può mettersi a girare liberamente ma sottostare a tempistiche e slot precisi. In secundis, la volontà di concentrarsi ancora sul 2025: avendo slot prestabiliti, ha voluto dedicare alla VF-25 questi slot. Il motivo, è collegato al terzo e più importante, quello per cui i modelli virtuali delle vetture 2026 sono in rapida evoluzione: la macchina evolve a grandi passi rendendo la monoposto molto diversa tra un mese e l'altro. Così facendo, il rischio è che il tempo dedicato ad una sessione al simulatore si riveli tempo perso dato che la macchina continua a cambiare molto. Un approccio "impopolare", ma sicuramente interessante.

 

 

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