McLaren, a Baku festa rimandata, niente record: ma nessun dubbio sulla MCL39

Pubblicato il 23 settembre 2025, 11:52
Le bottiglie di champagne restano chiuse, le magliette celebrative, a patto che ci fossero, restano nei cassetti. Ma è del tutto una cosa temporanea: i tappi delle bottiglie salteranno e le magliette potranno essere esibite con fierezza, perché il 10° titolo Costruttori per la McLaren arriverà. La festa, è semplicemente rimandata.
Solo un passo falso, nessun allarme
A Baku, la McLaren ha solamente perso l'opportunità di fare un record: nessuno ha mai festeggiato un titolo Costruttori con sette d'anticipo. Ora, può "solo" pareggiare il primato della Red Bull 2023, regina con sei tappe ancora da affrontare. Ma vincerlo a Baku, Singapore o al più ad Austin cambia veramente poco, a Woking: l'obiettivo della decima corona iridata tra le squadre è centrata, perché l'annata è stata letteralmente dominata. Poi non si può vincere sempre e la sconfitta bruciante, come era già accaduto a Montréal, può capitare anche alla McLaren, in questa F1 iper-sensibile. Ma nessuna paura e niente panico: la MCL39 al Gran Premio d'Azerbaijan ha incontrato pista e condizioni che le hanno spuntato le armi migliori, da qui un weekend mediocre. Aggiungiamoci che con i pacchetti da basso carico, la monoposto inglese fatica ad avere una buona efficienza aerodinamica se rapportata agli avversari, a cominciare dalla Red Bull, e sul tracciato azero è un deficit che si paga eccome.
Detto questo, nessuno si sogna di mettere in discussione la MCL39. La vettura inglese si esalta nelle curve da media velocità, fa la differenza nella gestione delle gomme, è formidabile nel controllare le temperature nelle gare più calde. Tutti vantaggi che sul Mar Caspio non c'erano, da qui una MCL39 vulnerabile: aggiungiamoci che il limite di aderenza all'avantreno sin da inizio anno, nelle condizioni al limite, non è mai stato facile da leggere per i piloti. Insomma, niente è da buttare, c'è solo da accettare l'idea che nessuno è perfetto e su piste come Baku la MCL39 non lo è. Ma restano i suoi punti di forza, che emergeranno meglio in altri circuiti, senza dimenticare come la vettura riuscisse ad avere una grande trazione, figlia di una meccanica che funziona e che è pronta a fare la differenza a Singapore, dove peraltro torneranno i pacchetti aerodinamici che offrono più carico, più congeniali alla macchina di Piastri e Norris.

I piloti non devono fare altri regali
Non è ancora tempo neanche di rimettere in dubbio il titolo Piloti, pur se sottovalutare Verstappen potrebbe essere un peccato madornale. Piastri conserva 69 punti di vantaggio su Max, Norris 44: a meno che la RB21 non si riscopra fortissima anche su piste teoricamente più favorevoli alla McLaren, la faccenda iridata resta un qualcosa di ristretto alle mura di Woking. Certo, i piloti dovranno stare attenti: Norris ha regalato punti in Canada, Piastri in Azerbaijan. Curiosamente, entrambi nelle gare in cui la MCL39 è stata meno performante, come se avessero sofferto il calo (momentaneo) di competitività della macchina. Altra curiosità, la MCL39 ha perso in tre dei quattro weekend in cui era all'opera la C6, come se gradisse molto più le mescole più dure, fermo restando che almeno due di queste piste, Montréal e Baku, fossero piste meno adatte alla MCL39 per caratteristiche, C6 o meno.
Come non ci deve essere panico per le difficoltà della MCL39 in Azerbaijan, lo stesso non deve avvenire per quanto riguarda la graduatoria riservata ai piloti. L'importante è rispondere subito, sin da Singapore, per non far venire idee strane nella mente di Verstappen, che in caso di ulteriore riduzione del distacco potrebbe diventare come uno squalo che sente il sangue. Il titolo resta in mano a Piastri e Norris, a patto che non facciano altri regali a Max Verstappen. Sarebbe il più grande e grave degli errori: la macchina ce l'hanno, l'occasione pure. Non devono sprecarla.
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